Morto Raffaele Ganci all'età di 90 anni. Era stato trasferito all'ospedale di Milano in regime di 41 bis

Morto all’età di 90 anni nell’ospedale San Paolo di Milano, dove era ricoverato da aprile, Raffaele Ganci, il capo del mandamento della Noce. Il boss si trovava nella struttura sanitaria a causa dell’aggravamento delle condizioni di salute. Ganci era strettamente legato al clan dei Corleonesi di Riina e, venne ritenuto confluiti nei tanti ergastoli, responsabile degli omicidi del giornalista Mario Francese, dei boss Stefano Bontate, Salvatore Inzerillo e di quello del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Il figlio del boss della Noce, Calogero Ganci divenne un pentito e un testimone chiave nel 1996, confessando oltre 100 omicidi. Testimoniò contro suo padre e i suoi fratelli ( Mimmo e Stefano, quest'ultimo è morto il 10 gennaio 2018 nell’ospedale di Parma per un arresto cardiaco) sul loro coinvolgimento negli assassini del giudice Chinnici, di Ninni Cassarà, del capitano D'Aleo e del primo pentito di mafia, Leonardo Vitale. E proprio la scelta di collaborare non era stata condivisa dal padre. Sembra che Raffaele Ganci avesse dato il voto favorevole in Commissione per le Stragi del 92' e sembra che i suoi figli abbiano partecipato al commando. Il boss novantenne, che era stato arrestato il 10 gennaio 1993’,  era stato condannato al 41 bis.

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