40 anni fa l'omicidio del poliziotto Zucchetto. Questore: "Contribuì con le indagini sul territorio, insieme a Cassarà, a quello che sarebbe diventato il Rapporto Greco+161"

di Ambra Drago
Era la sera del 14 novembre 1982 quando un commando uccise in via Notarbartolo con cinque colpi di pistola il poliziotto della Mobile, Lillo Zucchetto. Il giovane, originario di Sutera, in provincia di Caltanissetta, aveva appena 27 anni. Questa mattina a ricordarlo con la deposizione di una corona di fiori c'era la sorella e la fidanzata dell'epoca insieme al sindaco Lagalla e al Questore di Palermo e al vice prefetto. E un ricordo per questo poliziotto che fattivamente, sul campo contribuì con il suo impegno investigativo a quello che sarebbe poi diventato il Rapporto Greco +161 ha voluto sottolineare Leopoldo Laricchia, Autorità di Pubblica sicurezza di Palermo e provincia: "Era il classico poliziotto di una volta della Mobile. Il poliziotto che stava in tutti gli ambienti e che se anche era di Sutera conosceva il territorio, soprattutto quello di Ciaculli. E li purtroppo Prestifilippo lo riconobbe e poco dopo fu ucciso. Morì per mano di Scarpuzzedda (Pino Greco) e proprio Prestifilippo. Era uno dei più stretti collaboratori di Ninni Cassarà faceva parte di quella squadra investigativa che portò al Rapporto dei 162 base del Maxiprocesso".
Alla cerimonia hanno preso parte anche i bambini dell' I.C. Paolo Emiliano Giudici di Mussomeli plesso Mormino Sutera. Inoltre la V° classe è gemellata con le rispettive quinte dell'istituto Garzilli di Palermo. Gli studenti della scuola di Sutera hanno esposto un cartellone tricolore in ricordo del giovane poliziotto.

 
"E' bello, sottolinea il Questore Laricchia, vedere questi bimbi della V elementare del paese di Lillo, con uno striscione Tricolore accompagnati dalle loro insegnanti".
Dopo il minuto di silenzio, si è svolto un momento di preghiera con il cappellano della Polizia di Stato, don Massimiliano Purpura. Presenti le più alte cariche civili e militari e anche Don Ciotti, Presidente di Libera.
Per l'occasione anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla ha ricordato Zucchetto. “A quarant’anni dalla sua scomparsa - dichiara Lagalla - ricordiamo il coraggio e il forte senso dello stato dell’agente che non aveva timore di entrare negli angoli nascosti dei quartieri di Palermo per cercare i latitanti e all’inizio degli anni Ottanta, collaborando con il commissario Ninni Cassarà, ha dato un prezioso contributo nel disegno dei nuovi assetti delle cosche". Il momento di ricordo proseguirà stasera ha concluso il questore di Palermo: " Stasera ci sarà una rappresentazione teatrale alla caserma Lungaro all'interno dell'aula Corona alla presenza degli affetti di Lillo, dei poliziotti e della cittadinanza che vorrà partecipare".

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