Arresto Messina Denaro. Il procuratore De Lucia: "Fondamentali le indagini tecnologiche". Il generale dei Ros Angelosanto: "Operazione rapida e in totale sicurezza"

 

di Ambra Drago
Intercettazioni e indagini tecnologiche sull’archivio del sistema sanitario dove venivano prenotate le visite oncologiche. Queste le due principali metodologie investigative messe in atto dai carabinieri del Ros, dal Gis e dai militari della Legione per la cattura del super latitante Matteo Messina Denaro”. U Siccu” uno dei tanti soprannomi con il quale veniva chiamato è stato preso alle 9,30 di questa mattina nella clinica “La Maddalena” di Palermo nella zona di San Lorenzo dove in passato era stato operato e dove avrebbe dovuto fare alcuni accertamenti. Il Generale dei Ros Pasquale Angelosanto in conferenza stampa alla Caserma Dalla Chiesa ha raccontato alla stampa:” La cattura è avvenuta questa mattina, anche se da tre giorni monitoravamo la struttura sanitaria Il lavoro é stato caratterizzato dalla rapidità, dalla riservatezza che ci hanno permesso di individuare la data di oggi. Vorrei aggiungere che questo risultato è il lavoro e il  sacrificio di tanti carabinieri. Ringrazio anche l'apporto di tutte le Forze di Polizia in modo da affinare lo strumento Investigativo. É il risultato di un lavoro corale e voglio ringraziare anche le famiglie dei nostri carabinieri che hanno condiviso tutti questi anni. Le vacanze di Natale i nostri l'hanno passate a lavorare così come la Procura". Matteo Messina Denaro si era presentato questa mattina nella struttura sotto il falso nome di Andrea Bonafede. Nessun paziente hanno sottolineato gli investigatori sospettava di nulla ne che questa mattina entrassimo in azione.
E l’operazione è stata raccontata dal colonnello Arcidiacono:” Un'attività complessa basata solo sugli esiti delle indagini dal Raggruppamento Operativo Speciale.Ci sono state più fasi e previsti due livelli di cinturazione. Avevamo avuto contezza che il latitante fosse arrivato all'interno ed é scattata l'operazione. E’ stato preso in una delle vie laterali alla struttura ( che doveva essere presidiata) e lì il latitante é stato bloccato insieme al suo complice. Il latitante si é subito dichiarato non ha finto di usare l'identità utilizzata in precedenza. Comunque dobbiamo continuare degli approfondimenti tra l'altro da effettuare velocemente". E il Procuratore della Repubblica, Maurizio De Lucia ha sottolineato non solo quanto siano state fondamentali le intercettazioni e che al super latitante e che la situazione era sotto controllo infatti non è stata usata violenza per bloccarlo e Denaro si è consegnato”. Il procuratore aggiunto  Paolo Guido anche lui ha seguito e coordinato le indagini in questi anni ha sottolineato come certamente l’aspetto della malattia ha fatto si che Matteo Messina Denaro uscisse allo scoperto ma ha anche affermato: “Non abbiamo trovato un uomo distrutto. Abbiamo trovato un uomo curato e lo abbiamo trovato sicuramente con una rete che lo ha sorretto”. I cronisti hanno chiesto notizie riguardo l’altro uomo che è stato arrestato oggi, Giovanni Luppino. Per quanto riguarda quest’ultimo hanno sottolineato gli investigatori è stato arrestato per favoreggiamento. Allo momento sembra essere una persona sconosciuta agli ambienti mafiosi e incensurato. Infine alla fatidica domanda se con questa cattura la mafia è stata sconfitta, il Procuratore De Lucia ha risposto: " La mafia non é sconfitta. Questo é un passaggio importante e il fatto che anche le persone abbiano gioito dopo questo arresto é un segnale importante in una cittá come questa. Le nostre indagini adesso sono concentrate sulla protezione che ha goduto".

 E la gioia per questa giornata storica è giunta sino all'ingresso della Caserma Dalla Chiesa sede del Comando regionale dei carabinieri, dove cittadini e associazioni hanno scandito un lungo applauso.

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