Giornata della Memoria, prefetto Cucinotta a villa Whitaker : "I ragazzi partecipino attivamente. Bisogna coltivare i valori di fratellanza e dignità umana"

di Ambra Drago
"Oggi più che mai vogliamo ribadire il valore della Memoria sottolinea il prefetto Maria Teresa Cucinotta che dobbiamo tramandare ai giovani. É importante quanto ha detto la senatrice Segre ovvero il pericolo che tutto venga dimenticato invece la memoria va rinvigorita. Purtroppo registriamo ancora guerre, anche nel territorio europeo e ancor di più tutto ciò ci deve spronare a coltivare i valori della libertá, democrazia e dignità umana. Saranno attivi i ragazzi oggi che presenteranno dei lavori. Ciò vuole essere una partecipazione consapevole dei ragazzi alla celebrazione". Sono diversi gli istituti scolastici che hanno partecipato alla giornata a villa Whitaker. Presenti con i loro lavori il Liceo Garibaldi di Palermo, il Liceo Linguistico Ninni Cassará e l'istituto Francesco Paolo Cascino.
La cerimonia ha avuto inizio con l'inno Nazionale eseguito dal maestro Giovanni Mattaliano insegnante di clarinetto jazz del Conservatorio di Palermo accompagnato dal chitarrista Nicolò Buffa.

"Dedicheremo alcune musiche speciali della cultura ebraica e poi due mie composizioni " E Luz " e "Melodia" composte durante la pandemia. Voglio ringraziare la Prefettura per l'invito é sempre. emozionate partecipare giornate importanti come queste". La musica spesso ha anche dato forza e speranza a molti ebrei deportati. Si perché la Shoah é una pagina tragica della nostra storia ma che merita di essere conosciuta sino in fondo. Bisogna studiare, ascoltare anche le testimonianza di chi ha vissuto questa tragedia, testimonianze che i giovani possono facilmente reperire anche attraverso internet. Ascoltare da chi ha vissuto in prima persona quel periodo tragico ha sempre un valore diverso .Ne é convinta la prof.ssa Luciana Pepi ( docente di storia e cultura ebraica all'Unipa e Presidente dell’Istituto Siciliano di Studi Ebraici ) che é intervenuta in Sala Dalla Chiesa per rendere omaggio alla memoria delle vittime della Shoah, al sacrificio e alla rinascita del popolo ebraico.

"La testimonianza personale, sottolinea la prof.ssa Luciana Pepi, da parte di chi ha vissuto la deportazione ha un valore importante. Ma sono ottimista e ritengo che la memoria non scomparirá e quindi credo che é importante la conoscenza anche attraverso libri, la consultazione di testi . Intanto é importante la formazione anche dal punto di vista dei docenti e poi ritengo che bisogna parlare dell'ebraismo e di quanto accaduto non solo il 27 gennaio ma sempre. Oltre a studiare, il mio appello è rivolto ai giovani, consiglio anche i viaggi della Memoria ma è un qualcosa di personale che bisogna sentirsi di farlo. E' molto importante continuare a guardarci attorno e sicuramente prendere cogliere nel profondo quanto è accaduto aò popolo ebraico per pensare a quanto occorre rispettare gli altri, mi riferisco anche anche a tutte le minoranze e di tutti gli stranieri che ci circondano. Bisogna riflettere sul valore dell'umanità. Non bisogna rimanere indifferenti e i giovani sono la nostra speranza" .
Nel corso della cerimonia alla presenza delle più alte cariche civili e militari è stata consegnata dal prefetto e dal Generale di Divisjo e dei Carabinieri, Rosario Castello, una medaglia d'onore alla signora Agnese Maria Terrana, in memoria del padre, il  carabiniere Salvatore Terrana. Medaglia conferita con decreto del Presidente della Repubblica ai cittadini italiani militari internati e deportati nei lager nazisti dopo l'8 settembre 1943. Terrana classe 1908 nei suoi percorsi 8 dicembre del 1940 fu inviato in albania, partecipò alla guerra nei Balcani. Ritornato in Sicilia nel 1943 si sposò con Maria Filippa, successivamente fu fatto prigioniero a Patrasso e deportato ma riuscì a ritornare in Sicilia. Nel 1956 dopo aver prestato servizio a Santa Falvia è andato in quiescienza. La sua memoria e il suo vissuto di quegli anni sono stati portati avanti grazia all'impegno di un pronipote che a soli 19 anni ha voluto raccogliere la sua storia ed ha partecipato anche alla cerimonia di oggi insieme alla sua nonna. Un ricordo sul valore e il significato di questa giornata è stato espresso anche dal sindaco di Palermo, Roberto Lagalla che tra l'altro ha partecipato a un momento di ricordo nel Giardino dei Giusti di via Alloro.
"Il senso di questa giornata è quello di ripercorrere gli orrori del passato affinché la memoria di quei terribili anni rimanga viva e guidi l’azione di ciascuno di noi affinché nulla di simile possa mai ripetersi. E’ compito delle istituzioni vigilare sull' insinuarsi di sentimenti razziali nelle nostre comunità, soprattutto nelle giovani generazioni più vulnerabili ed esposte alle trappole culturali del web e fare in modo che ciò che i principi di uguaglianza stabiliti dalla Costituzione siano valorizzati nel percorso educativo e formativo dei nostri ragazzi": E sempre il sindaco insieme al Prefetto hanno vissuto un altro intenso e momento di ricordo all'Eco Museo del Mare di Palermo davanti il vagone simbolo di memoria della deportazione.

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