Attanasio, appello della famiglia del Parlamento della Legalità Internazionale: "No alla pena di morte per gli accusati di aver ucciso l'ambasciatore"

 
Nicolò Mannino e Salvatore Sardisco
con Salvatore Attanasio davanti la sede
del Parlamento della Legalità
Giunge un appello a due voci che vede insieme la famiglia dell'Ambasciatore Luca Attanasio ucciso barbaramente due anni fa nella Repubblica Democratica del Congo, tramite papa' Salvatore e il Parlamento della Legalita' internazionale coordinato da Nicolo' Mannino, per dire "No " alla decisione della Procura di Kinshasa di chiedere la condanna a morte degli uomini( ben cinque e un sesto latitante) imputati per l'uccisone di Luca. "Diciamo fortemente NO alla pena di morte e si al carcere per chi si e' macchiato di sangue innocente- dice Nicolo' Mannino - Luca Attanasio e' un martire della fratellanza e della solidarieta' tra i popoli e sicuramente da amante della vita non avrebbe ami voluto vedere i suoi carnefici decapitati con la pena di morte".  Anche papa' Salvatore (collaboratore di Presidenza del Parlamento della Legalita' internazionale e vicino a tante iniziative date vita dal movimento guidato da Nicolo' Mannino e Salvatore Sardisco) non ultimo l'incontro a Montecitorio con un fiume di giovani riuniti nella sala dei gruppi parlamentari a Montecitorio e l'inaugurazione della Panchina della Pace dedicata alla memoria di Luca Attanasio davanti la sede di presidenza del Parlamento della Legalita' Internazionale si è detto contrario a tale decisione.  In particolare Salvatore Attanasio si è dissociato dalla pena di morte richiesta dal Pubblico Ministero Congolese per i sei imputati ribadendo come Luca sia stato un difensore dei diritti umani sino all'estremo sacrificio e che nessun uomo ha il diritto di privare un altro della vita. Un principio inviolabile in cui credeva lo stesso giovane ambasciatore. Ricordiamo anche che 
nel processo in corso a Kinshasa contro i sei accusati lo Stato italiano - parte civile e da tempo impegnato a livello internazionale contro le sentenze capitali - ha chiesto per gli imputati la condanna alla carcerazione in alternativa proprio alla pena di morte.
Per difendere il diritto alla vita oltre ogni forma di punizione e di morte lo staff di Presidenza del Parlamento della Legalita' Internazionale ( con tutte le sue settanta Ambasciate sparse in Italia ) invita il mondo scuola e dell'associazionismo a scrivere tanti messaggi da far pervenire al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per fare udire la voce del popolo e dei giovani che sono i veri ambasciatori di una cultura della vita. 
"Siamo contro la pena di morte- dicono ancora Salvatore Attanasio e Nicolo' Mannino- sono principi sanciti nella nostra Costituzione, e poi siamo Cristiani con una educazione alla vita di formazione cattolica ecco perche' nessuno puo' depennare la vita di nessuno ".La Panchina della Pace dedicata a Luca Attanasio e' un libro di marmo con su l'esortazione di Don Tonino Bello " In Piedi Costruttori di Pace ". "Vorremmo aggiungere a questo libro - dicono Nicolo' Mannino e Salvatore Sardisco - tanti fogli scritti da chi vuole dare vita a questo coro di Speranza e di tutela del dono della Vita, facendo pervenire tante lettere e messaggi alla Sede di Presidenza del Parlamento della Legalita' internazionale in via Venero n.30 che saranno raccolte e inviate all'attenzione del Capo dello Stato.

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