Frane, Alcara Li Fusi: via alle opere per proteggere il serbatoio cittadino. Schifani: «Era in pericolo l’approvvigionamento idrico»

Sono stati aggiudicati per un importo di 661 mila euro i lavori di messa in sicurezza del costone roccioso che sovrasta la zona circonvallazione nord del centro abitato di Alcara Li Fusi, nel Messinese. A eseguirli sarà un’associazione temporanea di imprese che fa capo al Consorzio stabile Build di Roma. Sia il finanziamento che tutte le successive procedure di gara sono state eseguite dall’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Renato Schifani. Gli uffici di piazza Ignazio Florio a Palermo, diretti da Maurizio Croce, hanno così messo la parola fine al rischio frane che incombeva su diverse abitazioni, ma anche su strade e infrastrutture, tra le quali il serbatoio cittadino, già in passato sfiorato da alcuni massi staccatisi dalle pareti sovrastanti.
«C’era il rischio - sottolinea il governatore Schifani - che un crollo improvviso di notevole entità potesse creare seri danni, provocando un black out nell’approvvigionamento idrico di un’intera comunità. È nostro dovere intervenire, rimuovendo potenziali pericoli o disagi in agguato, come in questo caso. Ogni giorno siamo impegnati per assicurare alla gente le migliori condizioni per poter vivere nei loro territori». I rilievi effettuati durante la fase di progettazione delle opere, hanno evidenziato la presenza di ammassi e blocchi rocciosi, anche di grandi dimensioni, potenzialmente instabili e in grado di rotolare fino a valle. Saranno pertanto rimossi o imbracati i macigni che si trovano in precario equilibrio e, subito dopo, verranno installate barriere paramassi. Tutti gli interventi saranno a basso impatto ambientale, in grado quindi di integrarsi completamente con il pendio senza provocare sgradevoli ripercussioni sul paesaggio.

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