A lanciare l’allarme è il deputato trapanese del Pd, Dario Safina che, carte alla mano, svela l’ennesimo inganno della destra al governo.
“L’obbligo della piena realizzazione degli obiettivi previsti per il Piano di Resistenza e Resilienza finanziato dall’Europa, pena la restituzione dei fondi e dei relativi interessi, ha indotto il governo Meloni a rivedere al ribasso gli interventi fattibili sul territorio nazionale. Tra questi anche nel settore sanità. Così, ad esempio, per le Case di Comunità che da 1.350 originariamente previste, passano ora a 936. Di queste le 156 annunciate in Sicilia, sono state ridotte a 106. Ben 50 in meno, comprese le 13 in provincia di Trapani, di cui ad oggi non ci sarebbe più alcuna traccia”.
“Si tratta di strutture - continua ancora l’onorevole Safina - che lo stesso ministero della Salute definisce ‘il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria’. Nuovi centri sanitari, insomma dove il cittadino potrà essere seguito da medici di base, pediatri e infermieri in un percorso di cura, effettuando prelievi o esami diagnostici come ecografie o elettrocardiogramma. Serviranno anche a seguire le malattie croniche e calendarizzate visite ed esami necessari, abbattendo di fatto le liste d’attesa e il sovraffollamento degli ospedali”.
“Ora – conclude Safina - le domande sono: perché la provincia di Trapani, composta da ben 25 Comuni, sarebbe stata tagliata fuori dal riordino della rete assistenziale sanitaria? Quali sono i criteri che avrebbero portato alla totale esclusione del nostro territorio dal nuovo piano?”.
E ancora: “Schifani e il suo governo hanno intenzione di fare qualcosa o come al solito preferiscono rimanere alla finestra a guardare mentre un pezzo di Sicilia viene escluso ed emarginato?”.
Nessun commento:
Posta un commento