di Ambra Drago
In una Cattedrale gremita, alla presenza delle più alte autorità civili e e militari si è tenuta la solenne celebrazione eucaristica in memoria del Beato Puglisi a trent'anni dalla sua uccisione avvenuta per mano mafiosa. " Grazie Cardinale e presidente della Conferenza Episcopale S. E. Zuppi per farci sentire la tua vicinanza e quella di tutte le Chiese italiane esordisce l'arcivescovo di Palermo, Lorefice. In questo giorno dove ricordiamo il Beato Puglisi desidero ringraziare le il suo messaggio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che dalle colonne dell'osservatore Romano lo ha definito "simbolo di libertà, uguaglianza e amicizia". Inoltre a cinque anni di distanza non posso non ricordare la visita di Papa Francesco in questa città. Grazie per la sua recente lettera in cui ha ricordato Don Pino e il il dono che ha fatto alla nostra terra. La Chiesa di Palermo ha scelto che questa lettera sia la Magna Carta del cammino sinodale. Oggi infatti ricorre anche l'anniversario del Sinodo con il papa Paolo VI". Padre Pino è stato un prete sinodale. Ha ascoltato il suo Vescovo, i suoi fratelli, chi ha lavorato con lui. Ha ascoltato l'uomo di oggi. Penso a tutto il suo tempo impiegato ad ascoltare la gente del suo quartiere. La Fedeltà alla sua gente è stata la sua stella polare. Il Vangelo era la sua forza, era un prete mite capace di sfidare la mafia".
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Messa in Cattedrale nel ricordo del Beato Puglisi. L'arcivescovo:" Il suo sorriso ai killer è una lezione del Vangelo vissuto. Un prete mite capace di sfidare la mafia"
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