Istituita nel lontano 1977 per rimuovere gli ostacoli che limitano la parità tra i sessi e per favorire l'attiva partecipazione delle donne alla vita pubblica, la Consulta - si legge nel testo della mozione - ha cessato di esistere nel 2000 a causa del taglio dei finanziamenti.
"Ora più che mai occorre ripristinare questo organismo - dichiara l'on. Giambona. "Le condizioni attuali del mondo femminile in Sicilia sono preoccupanti. Il mancato riconoscimento del diritto al lavoro, a una giusta retribuzione, a un'adeguata assistenza, le violenze di genere, i femminicidi, la scarsa partecipazione alla vita pubblica sono alcuni dei temi per i quali chiediamo la dovuta attenzione e iniziative concrete da parte del Governo Schifani."
Continua l'On. Giambona: "In Sicilia le donne riscontrano tuttora maggiori difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro e a mantenere un'occupazione; spesso sono costrette a ripiegare su lavori a tempo parziale con una retribuzione e una pensione più basse. La disparità dei salari - prosegue Giambona- rimane il principale fattore di discriminazione e di ineguaglianza. In base a recenti studi del Censis, le donne percepiscono, a parità di qualifica e di ore lavorate, stipendi inferiori rispetto agli uomini e, nonostante l'elevata formazione, raramente raggiungono posizioni di vertice. Per non parlare dei livelli occupazionali: secondo gli ultimi dati Istat, il tasso di occupazione in Sicilia è del 30 per cento, di gran lunga inferiore rispetto alla media nazionale; mentre quello di disoccupazione vede la nostra Regione penultima davanti solo alla Campania. Ancora più allarmante - afferma Giambona - è la percentuale di donne inattive che supera il 60 per cento a fronte di un dato nazionale che non arriva al 50 per cento."
A rendere il quadro ancora più fosco, la piaga inarrestabile dei femminicidi, delle violenze fisiche e psicologiche, degli stupri e delle molestie sessuali dentro e fuori le mura domestiche.
Conclude l'On. Giambona: "La riattivazione della Consulta costituisce un primo importante passo per favorire l'integrazione femminile nel mondo del lavoro, contrastare le discriminazioni e la violenza di genere. Ne dovranno seguire altri. Vediamo se la Giunta Schifani si dimostra sensibile al tema."
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