Il Ballarò Buskers come processo virtuoso per allontanare fenomeni di delinquenza e spaccio

Servono spazi di cura e serve cura degli spazi, affinché possano diventare luoghi di crescita intergenerazionale, di condivisione, partecipazione e attivismo, e allontanare sempre di più i fenomeni di delinquenza, microcriminalità e spaccio. Il Ballarò Buskers fa scuola in questo. E a poche ore dall’inizio della settima edizione del festival internazionale delle arti di strada, il 18 ottobre alle 17:30 a piazza Mediterraneo, un confronto pubblico dal titolo “Ballarò Buskers: uno spazio di partecipazione e di crescita per giovani e adulti”, organizzato da CO.RE. - Comunità Responsabili, darà voce alle esperienze in corso nel quartiere Albergheria in cui spazi, persone, relazioni si interconnettono e si prendono cura, gli uni degli altri. L’edizione 2023 del Ballarò Buskers, che avrà luogo dal 20 al 22 ottobre, nelle piazze e nelle vie del quartiere, avrà come tema portante proprio la cura degli spazi animati e riqualificati dal festival in questi anni, stimolando proposte su come rendere continuativa la loro fruizione, avvicinandola ai bisogni sociali e alle aspirazioni della collettività. A dare il via a queste riflessioni è CO.RE. - Comunità Responsabili, un progetto guidato da Libera Palermo contro le mafie e sostenuto da Con i Bambini nell’ambito del fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, attivo nel quartiere Albergheria grazie a un partenariato che vede operare in sinergia le associazioni del terzo settore - Libera Palermo, Per Esempio Onlus, Cesie e Ubuntu - e le scuole - Liceo Scientifico Benedetto Croce, Istituto Magistrale Regina Margherita, ICS Lombardo Radice - con la partecipazione di Present 4 Future, progetto di inclusione sociale ideato da BPER Banca insieme alla Fondazione Gruppo Abele, e che ha come obiettivo il potenziamento della comunità educante della I Circoscrizione di Palermo e dei suoi interventi di contrasto alla povertà educativa e di argine al controllo mafioso, anche attraverso la creazione di occasioni di protagonismo per i minori tramite azioni di cura del proprio territorio, e il coinvolgimento dei genitori. Nel corso dell’evento interverranno Eliana Messineo di Libera Palermo, coordinatrice del progetto CO.RE. Comunità Responsabili, Marco Sorrentino del Ballarò Buskers, Francesco Montagnani di Sos Ballarò, Rosalba De Caro, docente del Liceo Regina Margherita, Mario Veca, dirigente scolastico del Liceo Benedetto Croce, Ina Salerno, docente del Liceo Benedetto Croce, Serena Palmizio, docente dell’ICS Lombardo Radice, Nicole Contorno, studentessa del Liceo Regina Margherita, Giuseppe Amato, studente del Liceo Regina Margherita. «Più che di modelli punitivi, i giovani hanno bisogno di riferimenti, di guide, ma anche di spazi fisici e relazionali in cui sentirsi ascoltati e accettati, in cui poter fare la propria parte e dare il proprio contributo. Per questa ragione, Libera Palermo sostiene, anche con CO.RE., percorsi di cittadinanza e attivismo dei giovani, favorendo la loro implicazione nei processi virtuosi della nostra città, come il Buskers. Negli anni passati, hanno preso parte al festival, come volontari, giovani inseriti in percorsi di giustizia riparativa, mentre quest’anno parteciperanno studenti e studentesse delle scuole dell’Albergheria, già attivi nel volontariato e nell’impegno dentro la rete di Libera. La nostra associazione, insieme alla rete di organizzazioni che lavorano nel quartiere, sostiene, infatti, l’importanza di diffondere queste pratiche di comunità e di cittadinanza, capaci di creare legami intergenerazionali, arginando così fenomeni come l’isolamento sociale, le dipendenze patologiche, il dilagare drammatico del consumo di stupefacenti, il rischio di scelte di vita malavitose che, per contro, aumentano il potere e il controllo delle mafie sul territorio e sulle vite delle persone», spiega Eliana Messineo, Libera Palermo, coordinatrice di CO.RE. - Comunità Responsabili. Piazza Mediterraneo è proprio uno degli spazi riqualificati e animati dal Ballarò Buskers e da tante altre iniziative di comunità di quartiere di questi anni. «La mancanza di spazi pubblici accoglienti e di servizi destinati ai più piccoli, agli anziani, ai disabili, alle varie comunità straniere presenti nel quartiere è una grave pecca che riscontriamo all’Albergheria - spiega Marco Sorrentino, organizzatore del Ballarò Buskers. - Negli anni, insieme alle cittadine e ai cittadini del quartiere ci siamo presi cura di piazze, vicoli, giardini in cui regnavano il disastro, la sporcizia e le macerie, abbiamo piantumato alberi e portato avanti interventi di rigenerazione urbana. Quello che denunciamo però è la mancanza di continuità dei percorsi avviati dal basso da parte delle istituzioni, la lentezza dell’amministrazione comunale che non dà riposta o, dopo essersene fatta carico, abbandona i percorsi attivati. Cura degli spazi significa anche cura delle persone. Prendersi cura di un posto storico come il mercato di Ballarò significa salvaguardare posti di lavoro o crearne nuovi. Quello che facciamo creando spazi di cura e curando gli spazi riguarda la sostenibilità di questo quartiere: più queste due attività vanno di pari passo sia dal punto di vista dell’amministrazione sia da quello della sensibilità della cittadinanza attiva, più Ballarò potrà emergere e grazie alle proprie forze e alle proprie qualità potrà creare delle economie sostenibili, sane e legali».

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