Mafia e estorsioni oltreoceano a cifre basse e senza violenza. Polizia e Fbi interrompono l'asse di affari tra Cosa nostra siciliana e americana: 17 fermi

di Ambra Drago
Operazione internazionale antimafia sull'asse Palermo-New York. La Polizia ha dato esecuzione a sette fermi di persone ritenuti responsabili di associazione mafiosa, estorsione, detenzione e altri reati connessi al controllo del territorio. E ulteriori dieci, in America, indagati per associazione per delinquere, estorsione, incendio doloso, cospirazione e turbativa d’asta.

In particolare i sette fermati agivano nel palermitano in particolare nei comuni di Partinico, Torretta e Borgetto. 
Un' indagine avviata sulla famiglia Gambino di New York e sui loro contatti con i referenti siciliani.
Le indagini viene sottolineato in conferenza stampa hanno documentato, in particolare, la cifra criminale di alcuni anziani maggiorenti della famiglia mafiosa di “Torretta” già emersi sullo sfondo delle storiche inchieste meglio conosciute come “Pizza Connection” e “Iron Tower”, facendo rilevare, sul fronte americano, anche il ruolo di taluni esponenti di spicco de La Cosa Nostra Americana (LCA) legati al noto boss Frank Calì, assassinato per futili motivi nel marzo 2019.
Sarebbe stata accertata la solidità dei rapporti esistenti tra le 
due consorterie sull’asse USA-Italia, emergendo l’interessamento americano per le vicende organizzative di cosa nostra siciliana. In particolare a Borgetto Francesco Rappa, dopo esser tornato libero,  sarebbe stato attivissimo nel mantenere rapporti con esponenti mafiosi, come i Gambino di New York, dove attualmente risiede il figlio.
Un' operazione di Polizia che seppur ricorda vecchi cliché porta a nuovi risultati. Un'attività di spessore è stata messa in risalto dal Questore di Palermo, Vito Calvino che ha voluto ringraziare la Squadra Mobile, i reparti speciali, ma anche il lavoro dello Sco e dell'FBI. " Ci preme sottolineare che l'attività di contrasto che si basa su una storica e consolidata sinergia tra le forze di Polizia Italiane, la Procura Distrettuale e l'Fbi consente di poter svelare questi consolidati se non riattualizzati legami tra Cosa nostra Italiana e americana. Il cuore di questa indagine internazionale è la conferma del peso di parti importanti, in questo caso il mandamento mafioso della provincia di Palermo che possono avere continuità in attività di malaffare oltreoceano che poi si manifestano in varie forme".   
"Per cogliere il contesto ha sottolineato il dirigente della squadra SISCO, Valentina Crispi è accaduto che negli Usa la Gambino family avesse problemi su un' estorsione e ha chiesto aiuto a una famiglia di Partinico che ha inviato un referenti li. Questo è il significato del legame sottolineano gli investigatori in conferenza".
E il lavoro di squadra ha visto partecipare anche il Servizio Centrale Operativo diretto da Vincenzo Nicolì: "Ringrazio la Squadra Mobile e anche l' Fbi qui presente con dei rappresentanti. D'altronde esiste una storia di collaborazione tra la polizia italiana e l' Fbi che risale al grande poliziotto il capo della mobile di Palermo il Dott. Boris Giuliano( ucciso da Cosa nostra il 21 luglio 1979) che negli anni 70' ne fu il precursore. Dal 2005 c'è il "Progetto Pantheon" che consente di portare avanti queste collaborazioni. La prima considerazione che mi preme fare è l' arco temporale con la quale Cosa nostra del palermitano mantiene rapporti con Cosa nostra americana. Atti delinquenziali che hanno portato a sette fermi e misure per altri dieci soggetti residenti negli Usa. Questa operazione si chiama " New Tower" che richiamano le storiche operazioni "Pizza Connection" e Iron Tower" e "Old Bridge" che portò all'arresto di 90 persone e tra queste anche il boss Frank Calì, poi assassinato in America per futili motivi nel 2019". Un legame a doppio filo quello tra cosa nostra italiana e americana che nell'operazione di oggi ha portato a svelare anche un collegamento che nella praticità si è sostanziato anche nella trasposizione del " metodo estorsivo, suggerito da un anziano partinicese in America.
"Abbiamo avuto modo di percepire, sottolinea il Capo della mobile, Marco Basile, il controllo dato sottoforma di consiglio su come approcciare le vittime delle estorsioni. Senza atti vessatori in atto". Collateralmente le indagini effettuate dal Federal Bureau of Investigation, (per l'occasione in conferenza era presente l'investigatore Thomas Donnelly) avrebbero documentato una serie di condotte estorsive attuate nel settore dei cantieri edili della Grande Mela avvalendosi anche della manovalanza delle gangs locali. 
Le misure restrittive sono avvenute in contemporanea a New York e Palermo a partire dalle (ore 4,00 americane corrispondenti alle 10,00 nel nostro Paese). E' stato previsto , spiegano dalla Questura, il reciproco impiego di investigatori italiani e americani. E l'operazione congiunta ha visto in campo Fbi, Squadra Mobile di Palermo e del locale SISCO, lo Sco, coadiuvati da personale specializzato dei Reparti di Prevenzione Crimine, delle unità cinofile e del Reparto Volo della Polizia di Stato.

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