Domiciliari per la figlia della dell' amante di Messina Denaro. Per gli inquirenti: "Avrebbe gestito lo scambio della corrispondenza del boss"

Arrestata dai Ros con le accuse di favoreggiamento e procurata inosservanza della pena aggravate Martina Gentile, figlia della maestra Laura Bonafede, la donna che per anni sarebbe stata sentimentalmente legata al boss Matteo Messina Denaro. Alla luce del nuovo materiale investigativo raccolto dai carabinieri il giudice ha ora disposto per l'indagata gli arresti domiciliari poichè la donna è mamma di una bambina di tre anni. Secondo i magistrati - l'indagine è coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia e dall'aggiunto Paolo Guido - Martina Gentile di cui Messina Denaro in diversi pizzini trovati dopo l'arresto elogiava le virtù, avrebbe gestito lo scambio della corrispondenza del boss, all'epoca latitante, sfruttando il suo rapporto con un altro tramite del padrino, Lorena Lanceri, finita in manette col marito nei mesi scorsi. Lanceri, ritenuta una delle più strette fiancheggiatrici del padrino di Castelvetrano, avrebbe consegnato alla ragazza i "pizzini" scritti dal capomafia e Gentile li faceva avere ai destinatari tra i quali sua madre Laura Bonafede. L'indagata, in codice chiamata da Messina Denaro Tan o Tany, avrebbe condiviso con il padrino e con gli altri soggetti che interloquivano con lui una sorta di linguaggio cifrato ideato per nascondere l'identità delle altre persone coinvolte nella assistenza al latitante.

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