I 240 anni della Fondazione della Accademia delle Belle Arti. Direttore De Paola: "Tre Dipartimenti e 1500 studenti per un'offerta formativa e di crescita culturale che guarda anche altri Paesi e il Mediterraneo"

Umberto De Paola- Direttore
Accademia di Belle arti di Palermo
 
di Ambra Drago
L'Accademia delle Belle Arti di Palermo festeggia 240 anni della sua fondazione. Un'istituzione accademica che ha regalato bellezza artistica a questa città ma anche formazione qualificata come ci racconta il Direttore Umberto De Paola: "Ebbene noi festeggiamo questa ricorrenza importante. Ci tengo a sottolineare come tutto ha avuto inizio nel 1783 con l'istituzione dell' Accademia dell' Uomo Ignudo che volle il pittore Sozzi che con tanta forza spostò la formazione primaria verso la formazione superiore. Ritenne opportuno formare menti e mani formate. Venne attivata questa accademia legata allo sviluppo di competenze superiori per gli artisti dell'epoca". Da allora la strada è stata lunga e piena di arricchimento formativo per questa Istituzione. "Nel 1860 un decreto dittatoriale di Garibaldi restituì un' Accademia di Belle Arti ma fu necessario aspettare il 1886 per avere questa sede di via Papireto. Questo luogo venne destinato dal Comune all'Accademia e venne inaugurato da Giovan Battista Basile che ne fu il presidente e da allora possiamo raccontare una serie straordinaria di successi che sono andati di pari passo con l'evoluzione artistica di questa città". Attualmente l'Accademia è frequentata complessivamente da 1500 studenti e nell'ultimo periodo l'offerta formativa si è concentrata sul Liberty.
"Qui fu Presidente Ernesto Basile che insieme al padre progettò il Teatro Massimo. E attualmente abbiamo una collaborazione importante con il Comune di Palermo. Alcuni laboratori infatti sono allocati negli spazi culturali dei Cantieri della Zisa (ex officine Ducrot) che sappiamo benissimo quanta bellezza hanno realizzato per questa città".
Accademia di Belle Arti, la sua sede è in via Papireto a Palermo
L'Accademia consta di tre Dipartimenti come ci racconta il Direttore: "Abbiamo quello di "Arti Visive", quello di "Progettazione e Arti Applicate" e quello di "Comunicazione e Didattica dell'Arte" questi tre assommano complessivamente 1500 studenti . Ma ad esempio il solo Dipartimento di "Progettazione di Arti Applicate" ha un numero programmato che prevede la presenza di 35 studenti l'anno. E' un numero ridotto ma noi pensiamo che fare dei laboratori, che poi significa dare spazi non soltanto in una dimensione ex cattedra, ma stare vicino allo studente nella sua creazione poliedrica riteniamo sia importante". Abbiamo chiesto al Direttore la maggiore soddisfazione che ha vissuto nel dirigere questa Accademia così prestigiosa. "Ne abbiamo avute tante. Ma ci tengo a sottolineare come siamo la maggiore Istituzione con il maggior numero di scambi europei. Abbiamo una sessantina di partner. L'altra soddisfazione è l'aver attivato collaborazioni con i partner degli altri Paesi del Mediterraneo, soprattutto in questo momento storico così buio. Qualche mese fa abbiamo ospitato ragazzi provenienti dalla Giordania e dall'Algeria, hanno fatto una Summer School che si è tradotta in una straordinaria collaborazione con i nostri studenti palermitani. Abbiamo attivato una collaborazione con l'Egitto, con il Libano e stiamo lavorando per un protocollo d'intesa. Vogliamo essere presenti per portare, ciò che riteniamo importante, ovvero una parola di rispetto nei confronti di tutte le Culture. Poi tante altre soddisfazioni, ad esempio uno dei nostri studenti lavora come direttore creativo alla Apple a Cupertino. Unico selezionato tra migliaia di studenti a Londra. Ci fa piacere pensare che non solo l'attenzione per il passato ma anche le prospettive e tecnologiche del futuro hanno importanza".
Ingresso Accademia di Belle Arti di Palermo
Infine chiediamo al Direttore perchè uno studente dovrebbe scegliere di frequentare questo bellissimo percorso in Accademia che offre una varietà di indirizzi. "Noi rilasciamo un titolo equiparato alle Lauree di primo e secondo livello. E posso dire che la ragione per cui ci si iscrive qui è di tre tipi. Una è la vocazione. Nel Dipartimento di "Arti Visive" si formano i ragazzi nelle arti tradizionali: pittura, scultura, la grafica d'arte, la decorazione e quindi i ragazzi che vorrebbero provarci a entrare in questo mondo artistico ed è importante poter approfondire questi temi. Poi c'è una seconda ragione che incarna il secondo Dipartimento quello di "Progettazione e Arti applicate" ovvero quello delle professioni delle arti che non necessariamente coincidono con il concetto "Voglio fare l'artista" ci sono anche altre possibilità. C'è il Graphic Design, desidero lavorare nel mondo multimediale, del restauro oppure voglio occuparmi di disegno per la moda o di scenografia. Formiamo ragazzi per la fotografia, per il fumetto e l'illustrazione. Sono professioni che consentono di poter lavorare nel mondo dell'arte. La terza ragione si rispecchia nel terzo Dipartimento quello della Comunicazione e della Didattica, vengono formati tutti i ragazzi che vogliono occuparsi di come si fa la comunicazione dell'arte. Uno dei gap di questo Paese è aver considerato spesso l'Arte come ultimo chiodo della carrozza però l'Italia è apprezzata per le bellezze artistiche e non bisogna dimenticarlo. Ecco che la capacità di rivalutare questa Istituzione della formazione artistica diventa fondamentale".

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