Provinciale della Guardia di Finanza di Messina, sulla scorta di attività ispettive eseguite dall’Agenzia delle Entrate peloritana – Ufficio Territoriale di Barcellona Pozzo di Gotto.In particolare, il focus investigativo ha riguardato un’importante società messinese, attiva nella gestione di supermercati, presente in numerosi centri della fascia tirrenica della provincia.Dai successivi e specialistici approfondimenti effettuati dalle Fiamme Gialle del Nucleo di
Polizia Economico – Finanziaria di Messina, si acquisiva alle indagini non solo come la società oggetto di
approfondimento investigativo, in relazione al periodo d’imposta 2019, avesse omesso di versare l’imposta sul
valore aggiunto per un ammontare pari a circa 3 milioni di euro, nonostante oggetto di corrispondente
dichiarazione IVA presentata nel settembre 2020, ma soprattutto un evidente stato economico, secondo ipotesi
d’accusa, fortemente dissestato.
Di qui la richiesta di sequestro avanzata dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto al
competente Giudice e, successivamente, l’intervento del competente Tribunale di Messina – Collegio per il
Riesame che, con l’odierna ordinanza, ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca “per
equivalente”, confermando le tesi sostenute dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto e,
conseguentemente, disponendo l’assicurazione alle casse erariali e il recupero delle imposte sottratte a tassazione." In concreto, la misura ablativa eseguita ha interessato i saldi dei conti correnti societari e del legale appresentante, estesa inoltre alle quote societarie di sua proprietà ed unità immobiliari, fino all’intera
concorrenza dell’importo oggetto dell’omesso versamento.
" Inoltre, sottolineano dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Messina, l’azienda ispezionata risultasse, peraltro, già nota alla cronaca giudiziaria e agli organi giudiziari ed investigativi, per il suo pregresso coinvolgimento in significative attività di indagine, aventi
ad oggetto la gestione monopolistica, da parte di una nota cosca di ‘Ndrangheta calabrese, proprio del remunerativo settore della grande distribuzione alimentare e delle attività economiche ad esso collegate".
competente Giudice e, successivamente, l’intervento del competente Tribunale di Messina – Collegio per il
Riesame che, con l’odierna ordinanza, ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca “per
equivalente”, confermando le tesi sostenute dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto e,
conseguentemente, disponendo l’assicurazione alle casse erariali e il recupero delle imposte sottratte a tassazione." In concreto, la misura ablativa eseguita ha interessato i saldi dei conti correnti societari e del legale appresentante, estesa inoltre alle quote societarie di sua proprietà ed unità immobiliari, fino all’intera
concorrenza dell’importo oggetto dell’omesso versamento.
" Inoltre, sottolineano dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Messina, l’azienda ispezionata risultasse, peraltro, già nota alla cronaca giudiziaria e agli organi giudiziari ed investigativi, per il suo pregresso coinvolgimento in significative attività di indagine, aventi
ad oggetto la gestione monopolistica, da parte di una nota cosca di ‘Ndrangheta calabrese, proprio del remunerativo settore della grande distribuzione alimentare e delle attività economiche ad esso collegate".
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