Gare truccate, arrestato deputato regionale Pd Dario Safina. Divieto di dimora per il direttore generale e amministrativo della società Trapani servizi spa

Domiciliari per il deputato regionale del Partito Democratico, Dario Safina, già assessore ai Lavori pubblici del Comune di Trapani. Il provvedimento emesso dal gip del tribunale del capoluogo è stato notificato dai carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Trapani. E' accusato di Turbativa d'asta, corruzione e rivelazione di notizie d'ufficio. Misure cautelari anche nei confronti di Carlo Guarnotta e Giuseppe Ullo, rispettivamente direttore generale e direttore amministrativo di Trapani servizi spa (che si occupa della raccolta e del trattamento dei rifiuti a Trapani), entrambi destinatari del divieto di dimora nei Comuni di Trapani ed Erice. Divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale o uffici direttivi per un anno per Christian Valerio, l’energy manager per la Sicilia una società operante nel settore dell’illuminazione pubblica. Sono indagati a vario titolo dei reati di turbativa d’asta, corruzione e rivelazione di notizie d’ufficio.

Al centro dell’indagine, condotta dai Carabinieri sotto la direzione della Procura di Trapani, figurerebbe l’attività:

- di dirigenti e collaboratori della società “Trapani Servizi spa” che, accordatisi preventivamente fra loro, avrebbero turbato le due procedure concorsuali ad evidenza pubblica del 2020 e 2021 per la selezione e designazione del Direttore Generale della citata società (inserendovi requisiti strettamente correlati ai titoli e alle esperienze professionali dell’Amministratore Unico uscente, condizionandone l’esito in suo favore) e avrebbero adottato atti contrari ai doveri d’ufficio nelle nomine di collaboratore esterno e direttore tecnico della medesima società;

-del deputato regionale Safina Dario che, nel precedente incarico di assessore ai lavori pubblici del comune di Trapani, accordatosi preventivamente con un imprenditore 45enne di Messina(manager ed energy manager per la Sicilia di una importante società operante nel settore della pubblica illuminazione), avrebbe: turbato la procedura ad evidenza pubblica di “project financing” per la manutenzione dell’illuminazione pubblica, informandolo preventivamente sulle tempistiche di pubblicazione, sui contenuti e l’importo di base del bando, consentendo quindi alla citata società di ottenere l’aggiudicazione della procedura con la presentazione di una offerta congrua rispetto a quelle degli altri concorrenti;

- promesso l’affidamento alla citata società, al di fuori di ogni procedura concorsuale ad evidenza pubblica, dei lavori di rifacimento dei sistemi di illuminazione degli impianti sportivi denominati “Campo Aula” e “Campo CONI”.

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