L' Aeronautica firma un protocollo con l'ASI e lo rinnova con il Museo Storico dei Motori per la valorizzazione del suo patrimonio storico

di Ambra Drago
Si è tenuta all'interno del Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi del Sistema Museale dell’Università di Palermo la conferenza nazionale dedicata alla valorizzazione del patrimonio storico aeronautico. L'incontro nell'edificio 8 di viale delle Scienze ha visto la partecipazione
del Rettore, prof. Massimo Midiri, che ha accolto il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, e il Presidente dell’Automotoclub Storico Italiano (ASI), dott. Alberto Scuro. Durante la prima sessione di lavori moderata dal prof. Marco Cammalleri, Direttore Scientifico del Museo dei Motori è avvenuto il rinnovo del protocollo di intesa tra l’Aeronautica Militare e l’Università di Palermo e della stipula del nuovo protocollo di intesa tra la stessa Aeronautica Militare e Automotoclub Storico Italiano. Un momento significativo condiviso con tutti i partecipanti.

E nel corso del suo saluto il Magnifico Rettore ha affermato: “Il Museo dei Motori dell’Università di Palermo si conferma punto di incontro e cooperazione a supporto delle attività di valorizzazione del patrimonio storico aeronautico . Grazie all’iniziativa ed al coordinamento dell’ing.Giuseppe Genchi, Sovrintendente Tecnico del Si.Mu.A., oggi abbiamo riunito i principali soggetti istituzionali e professionali coinvolti in queste attività di tutela, restauro e promozione, per la firma dei protocolli di intesa alla illustre presenza del Capo di Stato Maggiore della Aeronautica Militare. Questa iniziativa non solo certifica il valore che viene riconosciuto al nostro Museo, ma ne sottolinea anche le capacità di public engagement e di promozione della collaborazione tra i più importanti Enti del settore del motorismo storico”.
Il rinnovato protocollo d’intesa firmato dal prof. Michelangelo Gruttadauria, Presidente del Sistema Museale dell’Università di Palermo, e dal generale di Brigata Aerea Urbano Floreani, Capo del 5° Reparto dello Stato Maggiore dell’Aeronautica, si inquadra in un consolidato rapporto di collaborazione tra le due istituzioni che in oltre dieci anni hanno realizzato insieme numerose attività, ulteriormente ampliate e differenziate in occasione delle celebrazioni del Centenario dell’Aeronautica Militare del 2023, che spaziano dalla ricerca documentale alla consulenza storico-tecnica, dal restauro dei motori finalizzato all’esposizione museale alla divulgazione e promozione culturale.
“L’incontro di oggi è prova di una sinergia che ancora una volta si rinnova forte tra l’Aeronautica Militare e il Museo Storico dei Motori”, così il Gen. Goretti, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, durante il suo intervento. “Una relazione così profonda – ha poi continuato – è possibile solo quando si condividono gli stessi valori, gli stessi principi e la stessa deferenza verso la storia, il suo patrimonio culturale ed i suoi insegnamenti. La valorizzazione del materiale storico riportato al suo antico splendore grazie alle competenze uniche messe a disposizione del Museo dei Motori, come fatto con alcuni dei motori che hanno segnato la storia dell’Aeronautica e che sono oggi esposti nel Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle, ne è un grande esempio”.


Stesso entusiasmo e apprezzamento per questa firma è stato espresso da Alberto Scuro: “Il motorismo storico contempla ogni genere di veicolo e naturalmente anche i velivoli, con il loro fascino, la loro storia, la loro continua evoluzione tecnica e tecnologica – dichiara il Presidente dell’ASI. L’Italia ricopre un ruolo di rilievo nel settore grazie alla sua antica e illustre tradizione, che trova le sue origini nel genio di Leonardo Da Vinci. La nuova intesa siglata con l’Aeronautica Militare ci riempie di orgoglio e ci vedrà impegnati in sinergie per la valorizzazione del patrimonio culturale aeronautico attraverso eventi, interventi di restauro, ricerche documentali e divulgazione scientifica con il supporto della Commissione Cultura di ASI, senza dimenticare la nostra importante attività certificativa, per la quale l’Arma sarà in stretto contatto con la nostra Commissione Aeronautica. Inoltre, il Museo Storico dell’Aeronautica Militare entra a far parte, valorizzandolo ulteriormente, del nostro sistema museale unendosi ai quasi trecento siti messi già in rete dalla nostra Commissione Storia e Musei. Insomma, un nuovo, entusiasmante lavoro di squadra è ai blocchi di partenza”. La giornata è proseguita con una seconda sessione di lavori incentrata sul rinnovamento del museo Storico dell’Aeronautica Militare (MUSAM) riaperto al pubblico sei mesi fa. La sessione è stata introdotta dal generale Floreani e moderata dal prof. Manfredi Leone, Vicepresidente del Sistema Museale di Ateneo.
Invece la terza e ultima parte dell’evento, moderata dall’ing. Giuseppe Genchi, si è svolta la tavola rotonda con i rappresentanti dei principali musei aeronautici italiani, tra cui il MUSAM, Volandia, il Museo dell’aeronautica Gianni Caproni, e il Museo Storico Alfa Romeo.Per quest'ultimo è intervenuto Lorenzo Ardizio che ha raccontato l'esperienza dell'apertura di questo Museo. " Sottolineo che è importante tutelare il patrimonio storico anche aeronautico se penso che sino al 1938 il fatturato dell'Alfa Romeo era proprio legato all'aeronautica. Poi ovviamente con i mutamenti storici è cambiato tutto ma ciò non toglie che è un patrimonio da non disperdere. Quando abbiamo aperto il Museo abbiamo cercato subito di non attrarre solo gli appassionati di motori. il pubblico dev'essere trasversale. Poi ad esempio abbiamo apportato alcune novità, penso alla visita in notturna e poi bisogna pensare anche che dietro a un Museo e ai suoi oggetti c'è una narrazione. Poi infine ci siamo concentrati sull'archivio. Ebbene investire nel tempo offre la possibilità di innovarsi. E quando riesci a far tornare le persone dentro un Museo sia esso dedicato alle auto o al mondo dell'aeronautica vuol dire che hai vinto". Dello stesso parere è stato l'Ing. Genchi che ha raccontato l'iniziale diffidenza anche che ha vissuto l'apertura del Museo dei Motori ma che poi è del tutto svanita. "Ebbene ritengo che il motore dal punto di vista meccanico è una sintesi di un'alta opera di ingegneria. Certo quando ospitiamo un grande pubblico cerchiamo di non cadere nei tecnicismi proprio per rendere il Museo fruibile a tutti. Diverso è quando vengono le scuole specialistiche". E al congresso era presente l'Istituto "Gioieni Trabia" di Palermo che ha un triennio dedicato all'Aeronautico accompagnati anche dalla professoressa Rosa Abate. Presenti anche esponenti delle Forze di Polizia.
Il Primo Dirigente della Polizia di Stato, il Comandante Antonio Molinaro e la dottoressa Nadia Pedrazzi dove ricopre l'incarico all'interno del Reparto Volo di Direttore della Sezione Tecnica. Alla lunga mattinata di lavori erano in platea il dr. Fabio Melchiore, funzionario della Polizia ( a riposo) e esperto pilota di droni e il già Colonnello dell'Aeronautica Militare nonché Presidente Regionale A.A.A. – Aviatori d’Italia della Sicilia - il Colonnello Matteo Abbate. Inoltre hanno partecipato anche i Presidenti dei quattro circoli Asi di Palermo. Mentre il Comune è stato rappresentato dall'assessore alla Cultura Gianpiero Cannella.
“La conferenza – concludono gli organizzatori - è stata quindi un’importante e proficua occasione di incontro e condivisione di idee tra i principali soggetti istituzionali e professionali coinvolti nelle attività di tutela, restauro e promozione del patrimonio storico aeronautico, con particolare riferimento ai progetti di supporto e cooperazione con la Forza Armata aeronautica”.


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