"Questa città sia degna di Santa Rosalia e Biagio Conte" .Lo ha detto stamane l'arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice che ha celebrato la Santa messa per le autorità cittadine nell'ex Noviziato dei Crociferi, in via Torremuzza. Presenti, tra gli altri, il sindaco Roberto Lagalla, rappresentanti della giunta e del consiglio comunale, i vertici dell'Amministrazione di Palazzo delle Aquile, la corale dei vigili urbani, il corpo guidato dal comandante Angelo Colucciello. "Il Salvatore sopraggiunge in un mondo che non è quello che dovrebbe essere - ha detto Lorefice nell'omelia - egli arriva in un mondo di scartati, pieno di periferie urbane ed esistenziali. Oggi ci ritroviamo insieme, quasi a voler rimarcare che "la via del convenire", del senso comunitario della vita, è cifra irrinunciabile per abitare e servire questa nostra città. Il Salvatore ci chiede di non abituarci all'indifferenza. Il quattrocentesimo anniversario di Santa Rosalia, che celebriamo quest'anno, è una preziosa opportunità di rinnovamento di questa città". L'arcivescovo ha ricordato che il Mediterraneo è segnato da guerre. "La Terra Santa è insanguinata - ha detto - per questo il prossimo 6 gennaio si rinnoverà a Palermo la marcia per la pace che si concluderà nella chiesa di san Domenico". "Stiamo facendo di tutto perché in questa città le cose possano funzionare meglio - ha detto il sindaco - abbiamo rimesso in piedi la macchina comunale. Adesso spetta a noi far seguire alle premesse dei segni tangibili e concreti di rigenerazione del territorio sapendo che al lavoro quotidiano non può essere sottratto la dimensione etica e civile".
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