Presentato il nuovo numero di "Sicilia Archeologica" a Palazzo Steri nel ricordo dell'archeologo Sebastiano Tusa scomparso 5 anni fa

di Ambra Drago
Cinque anni fa moriva l'archeologo e ex assessore regionale ai Beni Culturali Sebastiano Tusa. La tragedia avvenne il 10 marzo del 2019 mentre era a bordo della Ethiopian Airlines tra Addis Abeba e la capitale del Kenya, Nairobi, il suo aereo è precipitato. E come accade da allora Tusa viene ricordato per la sua grande passione per la Sicilia alla scoperta delle sue bellezze. la scoperta dell'esatta localizzazione della battaglia delle Egadi, lo scontro navale con i Cartaginesi cui Tusa dedicò il suo ultimo libro. E a proposito di pubblicazioni è stata mostrata la cento quattordicesima edizione della rivista scientifica "Sicilia Archeologica" (fondata nel 1968 dal padre di Sebastiano, Vincenzo grande archeologo ) che ha voluto ricordare l'amore per la ricerca e la passione nel nome dello studioso siciliano e di fama internazionale scomparso all'età di 66 anni. Un appuntamento che si rinnova ogni anno ci racconta Valeria Li Vigni Tusa- Presidente della "Fondazione Sebastiano Tusa" nata nel 2020: "Ricordiamo Sebastiano e noi cerchiamo di lasciare un segno tangibile. Ogni anno appunto presentiamo un nuovo numero di questa rivista scientifica diffusa in tutto il mondo che naturalmente era nel suo cuore. Noi pubblicandola con saggi sempre nuovi, con la collaborazioni di tantissimi studiosi internazionali crediamo di dare ancor di più significato al lavoro che Sebastiano aveva svolto negli anni. Ricordo che uno dei principi che Sebastiano sosteneva era "mai più fuga di cervelli ". I nostri giovani possono lavorare qui, c'è tanto da scoprire e sviluppare. E noi con la Fondazione cerchiamo di realizzare mostre, pubblicazioni, utilizzare nuove tecnologie per la ricerca. Cerchiamo di dare spazio anche ai giovani. A breve avvieremo dei laboratori a Partanna ( sede distaccata della Fondazione) di archeologia, di restauro e ben vengano i giovani che vogliono imparare e rimanere in questa bellissima Isola". 
La Rivista è stata presentata all'interno della Sala delle Capriate di Palazzo Steri, sede del rettorato universitario. Anche il Rettore Massimo Midiri ha voluto ricordare l'importanza della formazione per i giovani e la grande lungimiranza e passione che contraddistinguevano Sebastiano Tusa. "Abbiamo voluto ospitare qui questa presentazione perchè Sebastiano Tusa era un antesignano e era legato alla Cultura a 360 gradi. Tra l'altro il suo amore per i beni archeologici e la scoperta per quelli sottomarini è un insegnamento da trasmettere agli studenti. Sono messaggi che devono essere veicolati anche a chi avrà la curiosità e la vogli di intraprendere percorsi di ricerca in maniera costante. Per me oggi non è solo un giorno di commemorazione ma anche una giornata segnata dalla visione, dalla passione, dalla scoperta così va intesa la Cultura e quella archeologica nella fattispecie".


Al tavolo dei relatori il prefetto di Palermo Massimo Mariani che pur non avendo conosciuto Tusa ( il prefetto si è insediato da sei mesi) ma ha voluto personalmente partecipare per il merito di uomo e studioso riconosciuto a questo studioso che ha dato lustro alla Sicilia e al Paese. " C'è un esigenza fondamentale per promuovere anche da questa sede la voglia di fare e dello stare insieme. La Cultura è sempre la chiave di volta e ci rende orgogliosi del nostro Paese bisogna proteggerla e promuoverla". Un saluto è giunto anche dal neo assessore comunale Fabrizio Ferrandelli che ha ricordato lo spessore di Tusa e il suo impegno costante. A Tusa si deve nel 2004 l'istituzione della Soprintendenza del mare . 
E da persona semplice e appassionata aveva anche incrociato la strada della politica sempre a servizio della sua terra. Fu proprio Vittorio Sgarbi a indicarlo suo successore nella giunta Musumeci per guidare l'assessorato ai Beni Culturali. Tusa è rimasta in tutti questi anni una figura di riferimento per i suoi studenti, per gli amici, per tantissimi colleghi del mondo accademico ma anche per i suoi successori alla guida dell'assessorato di via delle Croci. "Anche oggi (il 10 marzo) sottolinea l'assessore Francesco Paolo Scarpinato, la Regione Siciliana ha voluto dedicare la Giornata dei Beni Culturali a Sebastiano Tusa, per me anche un amico. Abbiamo tenuti i luoghi di cultura aperti gratis alle famiglie. Lui ha fatto tanto per questa terra e il suo ricordo vive nel nostro cuore". Un ricordo unanime rivissuto anche tra le pagine della rivista "Sicilia Archeologica" edita da L'ERMA di Bretschneider, composta da quattro sezioni e tra queste quella dedicata alla "Diagnostica dei Beni Culturali" o agli "Aggiornamenti". Un lavoro editoriale prezioso e di grande pregio accompagnato da approfondimenti e saggi, che è stato oggetto di dibattito nel corso della seconda parte della presentazione moderato da Massimo Cultraro, Ispc-Cnr, comitato scientifico Sicilia Archeologica. Sono intervenuti Oscar Belvedere,dell' università di Palermo, comitato scientifico Sicilia Archeologica; Vito Zarzana, ispettore onorario per i Beni culturali, vice direttore Sicilia Archeologica; Assia Kysnu Ingoglia, università di Roma Tor Vergata, redazione Sicilia Archeologica; Roberto Marcucci, editore L’Erma di Bretschneider.
Un' occasione di incontro alla presenza di una sala attenta. Presenti anche Antonio Molinaro, Primo Dirigente della Polizia di Stato e Comandante del 4° Reparto Volo di Boccadifalco che ha reso possibile ai fini degli studi, con l'ausilio dell'elicottero, la realizzazione di immagini dall'alto, un lavoro di sinergia apprezzato dalla stessa direttrice scientifica della Rivista nel corso della presentazione dell'ultimo numero.
E tra le collaborazioni la dott.ssa Li Vigni Tusa ha ringraziato lo stesso Presidente della "Fondazione Sicilia", l'avvocato Raffaele Bonsignore. E poi tanti professori del mondo accademico e dell'associazionismo, presenti il Presidente di I.P.A Castrense Ganci e il dirigente I.P.A. Palermo Fabio Melchiore, numerosi architetti e anche studiosi.

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