400° Festino di Santa Rosalia racconterà la "speranza della rinascita". Tra le novità artistiche: due carri, performance lungo il Cassaro e un maxischermo al Politeama

di Ambra Drago
Tutto pronto per la 400° edizione del festino di Santa Rosalia. Presentato al Palazzo Arcivescovile di Palermo il programma alla presenza dell'arcivescovo Corrado Lorefice, del sindaco Roberto Lagalla, di Filippo Sarullo, parroco della Cattedrale di Giampiero Cannella, vicesindaco e assessore alla Cultura. Presenti anche Marco Balich, direttore artistico del Festino e il regista Carlos Navarrete Patino, della Balich Wonder Studio.
"Questo Festino segnerà la storia di questa città esordisce l'arcivescovo di Palermo Lorefice . Rosalia passò per le vie di Palermo facendo del bene e guarendo. La Patrona contribuì a sconfiggere la peste. A noi viene oggi fatta una sfida. Mettere insieme diritti e responsabilità perché non si può vivere in una Babele dove non ci si capisce. Rosalia è la speranza di una città ferita dalla violenza, dalla diffusione della droga, dalla disoccupazione, dalle degradate periferie urbane e spirituali, da un centro storico che rischia di essere un grande pub. Ma non basta la convivialità gastronomica, si deve offrire anche la convivialità spirituale".
Al sindaco Lagalla l'arcivescovo offre una moneta celebrativa coniata per il 400° Festino e la lettera che Papa Francesco ha voluto rivolgere alla città. Nella missiva del 29 giugno il Pontefice scrive: "La ferlice ricorrenza del 4 centenario del corpo di Santa Rosalia è un'occasione per unirvi agli uomini e donne della Chiesa palermitana. I
l pensiero va a te fratello Corrado, alle Istituzioni, ai fratelli e sorelle religiosi che hanno aderito alal preghiera apprendendo da Rosalia la passione epr i poveri. Abbiate fortezza di spirito nell’affrontare le sfide che tuttora ostacolano la rinascita di codesta città, il cui cammino è affaticato da tante problematiche e, di queste, alcune molto dolorose» scrive il Papa. «Con Rosalia, donna di speranza, Vi esorto dunque: Chiesa di Palermo alzati! Sii faro di nuova speranza. Popolo di Dio in questo lembo di terra benedetto, non perdere la speranza e non cedere allo sconforto" .Per il sindaco Lagalla "la dottrina sociale della Chiesa, per chi crede, è un richiamo al bene comune. E il primo cittadino aggiunge: ""Sarà un Festino che i palermitani e i turisti - dice il sindaco - ricorderanno per sempre. Due carri, le loro trasformazioni di colore, l’animazione delle quattro sante, i gruppi folkloristici e la creatività sorprendente del direttore artistico creeranno momenti di intrattenimento e giochi di luce unici nel loro genere. Insieme alla Curia, nella persona dell’Arcivescovo, che ringrazio profondamente per lo spirito di collaborazione, abbiamo portato avanti un lavoro incredibile che racconta Palermo, con le sue tradizioni e le sue eccellenze". Per quanto attiene la serata del 14 luglio. La partenza del corteo è prevista alle ore 21 dal piano della Cattedrale per il consueto arrivo alla mezzanotte al Foro Italico. Per la prima volta ci saranno due carri. Il carro monumentale assume la forma della Santa, dove Rosalia è il vascello mentre il secondo carro a supporto renderà più agevole per gli spettatori vedere le performance.
Gli elementi principali del carro sono: l'oro che rimanda all'opulenza barocca; il giglio, e diventa la tradizionale barca, da cui la Vergine eremita sboccia, fondendosi con il pistillo tributo al suo nome (Rosa-lia,lilium, giglio), e alla sua purezza.  Infine, la rosa: la Santa tiene in mano una rosa luminosa, simbolo della luce della speranza. Prevista la partecipazione di artisti siciliani e di un'artista internazionale il cui nome non è stato ancora svelato.

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