Le sessioni di lavoro saranno dedicate all’analisi delle più pressanti sfide contemporanee sui diritti umani e per una pace stabile. Gli incontri – facilitati da Marco Romano - stimoleranno i partecipanti allo studio delle storie di vita quotidiana che presentano un vulnus per la protezione dei diritti fondamentali, sugli strumenti necessari a produrre un cambiamento, sulla individuazione degli interlocutori che possono favorirlo. Il programma sarà fitto di visite della città, con particolare riguardo per il percorso arabo normanno, e di incontri con artisti locali: tra questi, la Famiglia Argento, che terrà un atelier sulla creazione dei pupi siciliani, il fotografo Angelo Contorno e il restauratore Francesco Bertolino. Nel corso del progetto, sotto la guida di Francesco Campolo, i partecipanti creeranno una performance che sarà presentata il 30 agosto al Giardino dei Giusti di Palermo per l’apertura dell’Alloro Fest. La performance mescolerà diverse grammatiche e espressività artistiche, tra cui la pittura, la musica e il teatro. “L’obiettivo del progetto è quello di formare un gruppo solido di artisti europei che diventino agenti di cambiamento e influenzino le nuove generazioni attraverso l'arte – spiega Francesco Campolo -. Utilizziamo attività creative per sviluppare competenze, senso di responsabilità ed empatia. Attraverso l'espressione artistica cerchiamo di promuovere una comprensione profonda dei diritti e dell'impatto dell’arte nella costruzione comunitaria. Ci aspettiamo di amplificare le voci dei giovani affinché possano continuare a essere catalizzatori di cambiamento anche dopo la fine del progetto." L’Istituto dei ciechi Florio-Salamone, presieduto dall’avvocato Tommaso Di Gesaro, ha scelto di ospitare nella sede di via Angiò il gruppo di ragazzi provenienti da diversi paesi europei e coinvolti in Paint for Freedom nell’ambito di Erasmus 2024. “Del gruppo fanno parte sei ragazzi non vedenti, utenti dell’istituto – afferma Di Gesaro -, e certamente potranno vivere una l’esperienza di inclusione che non dimenticheranno mai. L’istituto è grato agli organizzatori per aver pensato ai nostri ragazzi coinvolgendoli in questa significativa iniziativa di solidarietà e di amicizia.”
È previsto, infine, un incontro con Alessandro Ienzi, creatore di Raizes, con cui i partecipanti esploreranno le strategie di trasformazione di progetti locali in progetti internazionali per la pace e la concordia.
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