Il quartiere Capo festeggia la Madonna dei Sette dolori

Palermo nutre una grande devozione alla Madre di Gesù, ricordata soprattutto nella veste dell’Addolorata. Al Capo, uno dei quartieri palermitani, tale devozione si esprime nel culto della Madonna dei Sette dolori con dei festeggiamenti e un simulacro fra i più suggestivi della città. Tanto che, per chi vuole immergersi nella Palermo verace, questo è uno degli appuntamenti da non perdere. Ancor di più nell’anno in cui la ricorrenza si intreccia con la conclusione del 400° anniversario di S. Rosalia, patrona della città.
La Festa della Madonna dei Sette dolori si svolge dall’8 al 15 settembre 2024 ed è organizzata dalla omonima confraternita fondata nel 1885. Il programma prevede una settimana ricca di iniziative e celebrazioni nella chiesa dei Santi Quaranta Martiri alla Guilla e per le vie del quartiere.
Si è iniziato con il Settenario, fortemente partecipato dai fedeli (dal 9 al 13 settembre) e predicato da mons. Salvatore Priola.
Oggi 13 settembre, alle ore 21, don Giuseppe Di Giovanni presiede la “Via Matris Dolorosae”, antica tradizione legata all’Ordine dei Servi di Maria. Mentre, domani 14 settembre, dalle ore 17, tamburi, musicisti e sbandieratori gireranno per il quartiere fino alle ore 20,30 quando in Piazza SS. Quaranta Martiri si esibiranno in uno spettacolo curato dall’associazione Marduk di Rometta (ME). Lo stesso giorno, alle 19, in chiesa si celebrano con p. Giuseppe Pomi i primi vespri in onore della Madonna.
Infine, il culmine, domenica 15 settembre alle 17, con la solenne processione della statua di Maria SS. dei Sette Dolori, potente raffigurazione della madre di Gesù trafitta al cuore dai tanti dolori subiti dal Cristo nella sua passione e morte in croce. Maria ha un’espressione struggente e indossa un grande mantello nero adornato dai fregi di Casa Savoia, ricordo della regina Elena che lo donò alla Madonna nel 1903. In suo onore l’intero quartiere del Capo sarà in festa. Le luminarie brilleranno nelle strade, i tamburi annunceranno i festeggiamenti, la banda musicale suonerà per le vie e nel pomeriggio della domenica 15 accompagnerà la processione. Tutto per mostrare il cuore più autentico del capoluogo siciliano.
La Confraternita di Maria SS. dei Sette Dolori venne fondata nel 1885 ed ebbe come prima sede la chiesa di S. Vita Martire. Il 15 febbraio 1886 veniva inaugurata con l’aggregazione alla Primaria dei Servi di Maria S. Marcello in via Roma. La Confraternita, nata per volontà di un gruppo di donne, a distanza di sei anni, nel 1891 accolse anche uomini. Il 13 aprile 1891 si riunì per la prima volta la consulta e si lessero i capitoli dello Statuto. Dopo varie vicende nel 1900 la Confraternita fissò la propria sede nella chiesa di S. Maria dei Cancelli detta S. Maruzza. Successivamente si spostò nella chiesa di S. Onofrio dove rimase otto mesi. In seguito, il Cardinale Ruffini concesse, a partire dall’anno 1958, la chiesa dei Santi Quaranta Martiri alla Guilla come sede definitiva della Confraternita. Azzarello riporta un elenco minuzioso circa le opere di possesso della Confraternita e tra gli arredi vi sono gli stendardi delle congregazioni maschili e femminili. La scultura lignea dell’Addolorata è ornata con un vestito finemente ricamato e con un manto di velluto nero ricamato in oro, recante la seguente scritta: “Dono di sua Maestà Regina Elena A. D. 1903”. Il simulacro viene portato in processione la terza domenica di settembre e la Confraternita nasce con lo scopo di evangelizzare.

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