Considerato che ad un anno dal criminale atto di terrore di Hamas nei confronti di civili israeliani e dall’immediata reazione militare del governo israeliano nella striscia di Gaza, il bilancio è drammatico e non se ne vede la fine: oltre 42mila morti, 100mila feriti, 17mila minori orfani, 2 milioni di palestinesi intrappolati,sotto un fuoco incessante, bombardamenti, in permanente fuga per un luogo sicuro, senza cibo, acqua, assistenza sanitaria,ma il teatro di guerra, nonostante le pressioni internazionali per il cessate il fuoco, si è invece esteso all’intera regione, in Libano, in Siria, in Yemen e con l’Iran, fino agli ultimi episodi che hanno visto l’esercito israeliano attaccare ripetutamente il quartier generale della missione Unifil nel sud del Libano, dove tra gli altri, vi è la presenza di un contingente militare italiano di oltre mille soldati;
Considerato che mai, dalla nascita delle Nazioni Unite, ci si è trovati dentro una spirale di guerre e di minacce tra potenze nucleari con il rischio dello scoppio di una guerraglobale e nucleare;
Considerato che il 26 ottobre il movimento per la pace e le sue 5 reti nelle città di Bari, Cagliari, Firenze, Milano, Palermo, Roma e Torino organizza 7 manifestazioni per la Pace.
Visti gli obiettivi della piattaforma che raggiungono l’adesione di centinaia di organizzazioni di diversa provenienza culturale della società civile:
1. Cessate il fuoco a Gaza, in Medio Oriente, in Ucraina e in tutti i conflitti armati nel mondo;
2. Una conferenza di pace ONU, per il rispetto e l’attuazione del diritto internazionale, dei diritti umani, del diritto dei popoli alla sicurezza e autodeterminazione, per il trigesimo riconoscimento dello stato di Palestina, per risolvere le guerre con il diritto e la giustizia;
3. Per la risoluzione non violenta delle guerre, per una politica estera italiana ed europea di pace, di cooperazione e di sicurezza comune;
4. Per il disarmo, per vivere in pace, per la giustizia sociale e climatica, per il lavoro, per i diritti e la democrazia;
5. Insieme per buttare fuori dalla storia tutte le guerre, le invasioni, le occupazioni, i crimini di guerra, i crimini contro l’umanità, i genocidi, i terrorismi;
6. No al riarmo, no all’aumento delle spese militari, no alla produzione e diffusione delle armi nucleari, no all’invio di armi ai paesi in guerra;
7. Per le libertà di espressione, opinione e partecipazione in ogni paese d’Europa e del Mediterraneo.
Su propostadella Consulta cittadina “per la Pace, la Nonviolenza, i Diritti Umani, il Disarmo”;
il consiglio comunale delibera di aderire alla manifestazione, di inviare il gonfalone della città, invitando alla presenza il Sindaco e l’amministrazione.
Nessun commento:
Posta un commento