Certamente l’innalzamento delle condizioni termiche e la diminuzione delle piogge.
La carenza di impianti conformati per la raccolta e la protezione dell’acqua. Gli incendi, di frequente originati dall’uomo, annientano la flora che sostiene il terreno dall’erosione.
Che cosa si può fare!
Attivare impianti di irrigamento validi e limitare al massimo la perdita dell’acqua. Piantare alberi e dare origine a moderni territori floridi per soccorrere e cambiare in meglio la terra onde evitare l’erosione. Impiegare norme agricole che immagazzinano l’umidità della terra, come la realizzazione di terrazze e l’utilizzo di rivestimenti vegetativi. Attivare legislazioni che favoriscano la conduzione sostenibile delle risorse naturali e la salvaguardia dell’habitat. Tali condotte per cercare di salvare il salvabile, se adoperate in maniera valida, sono in grado di concorrere alla riduzione del pericolo di desertificazione. É significativo che un’artista come Francesco Guadagnuolo, che ha a cuore la sua Sicilia, si stia interessando così continuamente a cercare di poterla salvare. Con questa siamo alla terza opera realizzata, intitolata “La Sicilia rischio desertificazione”, fa vedere in maniera esauriente come potrebbe diventare il bel paesaggio siciliano se non si prendono urgentemente provvedimenti. L’artista ci fa vedere con colori terrosi, l’ocra, il marrone, il nero e il bianco il senso di sterilità e squallore specifico della desertificazione. Ogni spazio rappresenta la Regione spoglia per la scarsità d’acqua alterando il paesaggio da verde ad arido. Guadagnuolo, attivista socio-politico si avvale dell’arte, come tramite, per coinvolgere il collettivo sulle incognite ambientali e sostenere la sostenibilità. In questo caso, con le tre opere, la prima “L’infinita siccità in Sicilia” la seconda il ‘Manifesto’ per affermare il diritto umano all’acqua, ed ora “La Sicilia rischio desertificazione” che ha realizzato non soltanto ciò che visivamente è sconvolgente, ma fa arrivare una comunicazione potente, immediata, sull’urgenza di soccorrere la Sicilia.
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