"Parafrasando Sanremo” è il titolo di una singolare interpretazione pittorica della canzoni vincitrici delle varie edizioni del Festival di Sanremo dal 1951 ad oggi. La mostra, visitabile dall’11 febbraio al 10 marzo 2025, presso l’Hotel Villa D’Amato di via Messina Marine a Palermo, è stata ideata dall’Associazione culturale Calapanama (di cui si è già occupato il nostro quotidiano on line, ndr), un gruppo di artisti che d’abitudine si riunisce ogni sabato mattina alla Cala di Palermo con il caratteristico cappello di paglia Panama.
L’associazione, che raccoglie altresì poeti, scrittori, musicisti eccetera, ha come obiettivo la diffusione dell’arte. Nell’ambito del Festival di Sanremo, nasce questa iniziativa – ci descrive Salvatore Calò, presidente dell’Associazione Calapanama che intende offrire al pubblico una collettiva d’arte per “la ricostruzione della memoria storica della più importante manifestazione canora italiana”.
Sanremo – prosegue Salvatore Calò – “ è, infatti, più di un festival: è specchio ed interprete della società italiana perché attraverso i testi e gli stili musicali racconta la storia del costume italiano ed è strettamente legato alla memoria sociale e politica del Paese”.
Nasce così l'idea, di varare questo ambizioso progetto pittorico "Parafrasando Sanremo", dove la pittura trova spazio con la realizzazione di 74 tele di artisti che, alla loro maniera,interpreterano nelle loro opere sentimenti ed emozioni evocate dai testi delle canzoni.
L’associazione Calapanama, che detiene la proprietà intellettuale di esclusiva del progetto presentato nella conferenza stampa del 10 febbraio socrso, non è nuova a tali iniziative culturali che coniugano l’arte a una multiforme rassegna di eventi anche in memoria delle vittime delle mafie. Basti pensare al “muro della legalità” o alla mostra itinerante “Art memory – cento cravatte d’artista”o ancora quello dedicato alle vittime delle violenza di genere “Una maschera che smaschera”. Altre iniziative nella città di Palermo hanno riguardato i murales di Ballarò, realizzati sulle saracinesche storiche di Piazzetta Naso come pure varie esposizioni in alcuni importanti Presidi ospedalieri della Sicilia e una mostra permanente all’ospedale Ingrassia di Palermo.
Nelle arti visive, il progetto di Calapanama ha riguardato “il Cinema e la Sicilia”, con l’intento di narrare e far conoscere attraverso la storia e l’evoluzione del cinema il nostro territorio con oltre 40 opere su tela che riproducono scene e personaggi emblematici delle pellicole di Tornatore, Visconti, Rossellini, Germi e Rosi.
Tra le canzoni passate alla storia del festival di Sanremo, queste tra le altre, le rappresentazioni artistiche: Grazie dei fiori (1951) a cura di Caterina Trimarchi; Aprite le finestre (1956) di Pietro Anzalone; Nel blu dipinto di blu (1958) di Mariella Raimondo; Zingara (1969) di Anna Margarese. Tra le più recenti, Due Vite (2023) di Ignazio Pensovecchio, La noia (2024) di Simonetta Genova.
La foto di gruppo è di Aldo Di Vita. Quella del momento inaugurale di Pasquale Tusa. "
Nessun commento:
Posta un commento