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Sequestro di beni da 1,4 milioni alla maestra e al geometra accusati di essere i fincheggiatori di Messina Denaro
I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a due decreti di sequestro per un valore complessivo di 1,4 milioni di euro, nei confronti di Laura Bonafede e del cugino Andrea Bonafede accusati di essere i due principali fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro.Il provvedimento ha colpito immobili (appartamenti e terreni), a Campobello di Mazara (TP), Castelvetrano (TP) e Palermo; 13 rapporti bancari; 1 veicolo, per un valore complessivo stimato in circa 1,4 milioni di euro.I sequestri sono stati emessi dopo due procedimenti di prevenzione avviati dopo la cattura del latitante su delega della Dda, diretta dal procuratore Maurizio de Lucia. "Gli accertamenti sottolineano dalcomando provinciale della Guardia di Finanza di Palermo, sono stati finalizzati a ricostruire il profilo patrimoniale dei due indagati e dei loro nuclei familiari, nonché a tracciare possibili flussi di denaro diretti a finanziare la latitanza del “boss” di Cosa nostra. E’ stata delineata la concreta attività di sostegno assicurata al latitante da entrambi i soggetti, mettendo in luce il ruolo fondamentale esercitato dalla maestra e dal geometra per garantire al “boss” quella rete di protezione indispensabile per poter continuare ad agire in condizioni di clandestinità".I sequestri fanno seguito all’analoga misura eseguita nelle scorse settimane nei confronti dell’autista Salvatore Giovanni Luppino, l’autista di Messina Denaro, per oltre 3 milioni di euro.L'uomo venne arrestato il 16 gennaio 2023 insieme al latitante.
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