L’ Arcivescovo Lorefice convoca la Chiesa di Palermo con i suoi fedeli per pregare il 24 aprile in suffragio del Papa

L'Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice chiede alla comunità diocesana di pregare in suffragio del Santo Padre Francesco e convoca tutti i fedeli, chierici e laici, religiose e religiosi, movimenti, associazioni, gruppi, confraternite - e quanti vorranno unirsi - alla Celebrazione Eucaristica di giovedì 24 aprile 2025 alle ore 18.30 nella Chiesa Cattedrale. Ecco alcuni passaggi del Messaggio che l'Arcivescovo ha inviato ai fedeli. "Seppur conoscevamo le sue ormai precarie condizioni di salute, essa giunge lo stesso inattesa ai nostri cuori. Papa Francesco era come una persona di famiglia, per la Chiesa e per l’umanità. Le sue prime parole sono state per i poveri. Le sue ultime per gli ultimi. Papa Francesco è stato per tutti, per i credenti di ogni fede, per ogni persona di buona volontà, per tutto il creato che attende gemendo il Regno di Dio, un dono grande, in tempi così difficili a livello ecclesiale e mondiale. Perdiamo un uomo di Dio, un contemplativo e un profeta, che in questo momento epocale di travaglio e di cambiamento, sulle orme di Francesco d’Assisi, è stato come una sentinella vigile e lungimirante, per la sua Chiesa di Roma, per tutta la Chiesa universale e per l’intera famiglia umana. Lo perde la Chiesa, lo perde il mondo, ma non lo perde il nostro cuore. Rimaniamo uniti nella comune gratitudine al Signore per averci dato in Papa Francesco un segno fulgido e credibile di Pastore buono, umile e forte, così simile all’unico Buon Pastore, Lo piangiamo con tutta la Chiesa, con tutta la famiglia umana e in particolare, con i piccoli, i poveri e gli scartati della casa comune". " E aggiunge: Noi, Chiesa di Palermo, ricordiamo con gratitudine Papa Francesco per le strade della nostra Città, nel settembre del 2018, quando venne a onorare la memoria del Beato Martire Padre Pino Puglisi e a mostrare a tutti vicinanza e condivisione dei dolori e delle gioie della nostra terra. Custodiremo per sempre il mandato consegnato alla Chiesa palermitana in quell’indimenticabile giornata. E custodiremo la memoria di Lui che dall’Alto custodisce anche noi".


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