Omicidio del settantaduenne di Partinico, Antonino Arculeo, due gli arrestati. Sono accusati anche di distruzione del cadavere

Il corpo di Antonino Arculeo, di Partinico,  scomparso da casa il 6 maggio venne ritrovato due giorni dopo semicarbonizzato nelle campagne di Alcamo. La denuncia per la scomparsa del tettantaduenne era stata presentata dal figlio che agli investigatori in quell'occasione avrebbe riferito che la vettura del padre, una Lancia Musa, era stata coinvolta, il giorno prima, in un incidente stradale nella cittadina alcamese e che uno dei occupanti si era dato alla fuga. A distanza di qualche giorno sono stati arrestati due uomini: Gioacchino Leto di 34 anni e Dario Milana di 47 anni."Sulla base di uno screening dei contatti di Arculeo, riferiscono dalla Questura in una nota, veniva individuato in Calabria  un trentaquattrenne, abituale frequentatore del defunto. Fuggito  aveva adottato cautele – come lo spegnimento del cellulare ed il taglio della barba – idonee a rendersi irreperibile. Inoltre veniva, individuato un quarantasettenne,l’occupante del veicolo incidentato che, dopo esser stato trasferito in ospedale, si era allontanato arbitrariamente, fornendo dati non veritieri quanto al recapito ed all’indirizzo di residenza". Il trentaquattrenne avrebbe raggiunto la polizia indossando un abito bruciato e successivamente  avrebbe confessato e  condotto gli inquirenti in un’area della campagna alcamese in cui era stato abbandonato il cadavere dell'anziano, poi dato alle fiamme, luogo che sottolinenao gli investigatori era stato individuato mediante accertamenti sul dispositivo satellitare dell’autovettura del defunto. Resta da chiarre il movente del delitto. Per i due si sono splancate le porte del carcere.

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