La Polizia ha eseguito per furto aggravato, ricettazione, tentata estorsione e danneggiamento, perpetrati in danno di diversi esercizi commerciali della provincia palermitana, tra i mesi di febbraio e marzo 2025 ben 8 misure . In particolare, per 6 di essi, è stata disposta la custodia in carcere (N.N. di anni 23, S.M. di anni 23;D.F.A. di anni 20, M.L.di anni 41, L.V.D di anni 20, M.L. di anni 18), mentre per gli altri 2 gli arresti domiciliari con controllo elettronico (C.A. di anni 22 e B.G. di anni 55).
Il provvedimento restrittivo è scaturito da un’articolata indagine condotta dalla quinta sezione investigativa – “Reati contro il patrimonio”- della S.Mobile della Questura di Palermo e coordinatadalla Procura della Repubblica di T.Imerese, che ha preso le mosse dalla denuncia di una donna, la quale aveva segnalato, dapprima, il furto della propria autovettura durante la nottata e, quindi, un tentativo di estorsione ai suoi danni, con il metodo del c.d. “cavallo di ritorno”.L’attività investigativa, ha permesso di acclarare che gli individui destinatari della misura cautelare erano dediti ad un numero indefinito di reati contro il patrimonio ed, in particolare, ai furti presso esercizi commerciali (attuati col metodo della c.d. “spaccata”), alla ricettazione ed altro commessi tra gli scorsi mesi di febbraio e marzo.
Nella fase esecutiva dello scorso 20 giugno, soltanto uno (M.L. di anni 41) dei destinatari delle misure cautelari era riuscito a rendersi irreperibile, mentre gli altri anche M.L. è stato rintracciato e catturato-
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