ARS: Mozione per Gaza. Giambona "Regione persegue percorso di pace, grave assenza Schifani"

PALERMO (25 giugno 2025) 

“Di fronte alla crescente instabilità in Medio Oriente e al rischio concreto di un’escalation tra Stati Uniti e Iran, il Parlamento siciliano ha approvato la mozione per Gaza con una sintesi condivisa da tutte le parti politiche. Questo è un segnale forte e chiaro sulla volontà della Regione Siciliana di perseguire un percorso di pace. È grave e preoccupante però il silenzio degli esponenti del governo regionale sull’utilizzo della base di Sigonella e sul ruolo che la Sicilia potrebbe giocare in un nuovo scenario di guerra. Ancora più sconcertante è però l’assenza in Aula del presidente Renato Schifani. In un momento così delicato, il vuoto istituzionale lasciato massimo rappresentante della Regione non è solo una mancanza di rispetto verso l’Aula, ma un atto politico che lascia basiti”.

Lo ha detto oggi pomeriggio Mario Giambona, vicepresidente del gruppo PD all’Assemblea Regionale Siciliana, dopo l’approvazione della mozione per Gaza, a Palazzo dei Normanni.

“La Sicilia ospita una delle basi militari più strategiche del Mediterraneo, Sigonella, nodo chiave per ogni operazione militare statunitense nella regione. È nostro dovere istituzionale sapere come e in che misura il nostro territorio viene coinvolto - prosegue -. Ma dal governo Schifani solo silenzio, ambiguità e nessun impegno reale. La nostra mozione - spiega – mira ad atti concreti di solidarietà verso la popolazione civile di Gaza, massacri quotidiani di cui il mondo intero è testimone. Abbiamo chiesto che la Sicilia si unisca alle voci che invocano la pace e il rispetto del diritto internazionale. Ma invece di partecipare, Schifani ha preferito voltarsi dall’altra parte”.

Per il deputato regionale dem “l’indifferenza istituzionale mostrata dal presidente della Regione non è accettabile su un tema tanto drammatico. Siamo nel cuore del Mediterraneo e la nostra posizione ci impone responsabilità. La Sicilia deve essere soggetto attivo di un percorso di pace, non complice silenziosa di nuove guerre. Chiediamo a Schifani di rompere finalmente il silenzio e prendere una posizione netta”.