Castelvetrano. “A scuola di futuro”. L’I.SS G.B. Ferrigno – V. Accardi conclude due corsi di formazione docenti nel parco archeologico di Selinunte

Didattiche per Ambienti di Apprendimento e metodologie innovative sono state trattate tra templi e macchia mediterranea per unire la formazione all’educazione alla bellezza. “Un ringraziamento speciale – hanno commentato i docenti – va al direttore del parco archeologico Felice Crescente, che ci ha permesso di coniugare formazione bellezza storico-archeologica paesaggistica, mettendo a disposizione l’aula detta “antiquarium” e l’intero personale del parco che ci ha accolto con gentilezza e professionalità”.

Un’ “aula immersiva naturale” unica al mondo, un ecosistema naturalistico di eccezionale ricchezza e un paesaggio che appare come un gioiello incastonato tra una delle più belle coste della Sicilia occidentale e colline rigogliose di macchia mediterranea.

È stato il parco archeologico di Selinunte la location d’eccezione per il corso di formazione per docenti “A scuola di futuro” (codice M4C1I2.1-2023-1222-P-35002 - ai sensi del D.M. 66/2023 - Formazione del personale scolastico per la transizione digitale nelle scuole statali) che ha visto come protagonisti i docenti Istituto Statale d'Istruzione Tecnica e Professionale "Giovan Battista Ferrigno - V. Accardi", diretto dalla DS Maria Luisa Simanella. I docenti destinatari di due moduli formativi a cura dell’ente Know K. In particolare si tratta di un percorso sulle DADA - Didattiche per Ambienti di Apprendimento a cura dell’esperto Vito Luca Scozzari e di un altro percorso dal titolo: Sperimentare le metodologie didattiche innovative a cura dell’insegnante Chiara Putaggio.

Vista l’eccezionalità della location, molta della formazione ha riguardato la didattica applicata al mito. Così la mitologia greca e romana è diventata sostanza per parlare, tra le altre cose, di educazione civica, dell’agenda 2030, di parità di genere a partire dalle vicende mitologiche di Apollo e Dafne, Cassandra, Dioniso e Medusa. Uno spazio fondamentale è stato dato alla necessità di osservare in maniera efficace gli alunni così il prof. Scozzari ha puntato l’accento sugli stili di apprendimento e su come indentificarli attraverso, ad esempio, il test di Kolb. L’intento è produrre una programmazione didattica che offra opportunità di apprendimento non solo adeguate, ma modulate a seconda delle inclinazioni degli studenti. Empatia, collaborazione, relazione e cooperazione sono le bisettrici da seguire, da quanto emerso dal brainstorming sulla “scuola che vorrei”. Sono state indagate le opportunità offerte da un uso consapevole dell’intelligenza artificiale, e sono state proposte attività correlate a metodologie quali, tra le altre: tinkering, didattica modulare e laboratoriale, peer tutoring, cooperative learning, sottolineando la necessità di procedere dal concreto all’astratto attraverso un approccio più possibile esperienziale, ecologico-sistemico. I percorsi formativi di trenta ore ciascuno hanno avuto come valore aggiunto l’interscambio tra formatori e corsisti nell’ottica di una conquista del sapere e delle competenze in maniera olistica dove l’empatia e la relazione siano elementi fondanti per la motivazione all’apprendimento. “Un ringraziamento speciale – hanno commentato i docenti – va al direttore del parco archeologico Felice Crescente, che ci ha permesso di coniugare formazione bellezza storico-archeologica paesaggistica, mettendo a disposizione l’aula detta “antiquarium” e l’intero personale del parco che ci ha accolto con gentilezza e professionalità”.