In piazzetta Bagnasco, venerdì 13 giugno, Antonio Mistretta con “Il Barone dei Matti”. La storia di un anticipatore dei tempi come Pietro Pisani

Una suggestiva immersione in una Palermo di fine Settecento e inizi Ottocento, tra le sue strade ricche di sorprese: dalla musica di Mozart suonata a porte chiuse per un solo spettatore, al coraggioso salvataggio delle preziose metope di Selinunte, fino alla rivoluzione umana e culturale realizzata dentro le mura della Real Casa dei Matti. Questo ci regalerà “Il Barone dei Matti”, il libro di Antonio Mistretta che verrà presentato alle 18 di venerdì 13 Giugno in piazzetta Bagnasco. Le tre vite di un palermitano visionario come Pietro Pisani, che ispirò anche una novella di Edgar Allan Poe, saranno raccontate attraverso la penna dell’autore che, per l’occasione, dialogherà con Salvatore Requirez e Francesco Vitale, offrendo l’opportunità di conoscere un uomo fuori dal comune e l’eredità viva che ancora parla alla sua città.
Il libro
«Molte persone diranno che il barone Pisani (Palermo, 1761-1837) era altrettanto folle degli altri, ma almeno la sua follia era una follia sublime» (Alexandre Dumas padre). Pietro Pisani non seguiva le regole, le ribaltava. Quando prese le redini della Real Casa dei Matti di Palermo, decise che quelle mura non sarebbero più state più una prigione, ma un luogo di rinascita. Abolì le catene, spalancò le porte alla musica, all'arte, alla bellezza. Un gesto rivoluzionario che anticipò di oltre un secolo le intuizioni di Basaglia. Ma chi era davvero questo barone fuori dagli schemi? Un eccentrico che si definiva "il primo dei matti di Sicilia" o un visionario in grado di vedere ciò che gli altri non osavano immaginare? L'aristocratico colto che salvò le Metope di Selinunte dall'espatrio verso il British Museum e organizzò un'opera di Mozart per un solo spettatore, o l'uomo che fece della sua vita un ponte tra genialità e follia? Pietro Pisani era tutto questo e molto di più. Lo disse anche Sciascia: "Saggio al punto da riconoscersi folle, e abbastanza folle da ritenersi tra i folli il più saggio." La sua è una storia di coraggio, visione e ribellione. Un uomo che ha trasformato un manicomio in un luogo di libertà, la follia in poesia, e la vita in arte. Un uomo. Tre vite. Un sogno. Una rivoluzione.

Nessun commento:

Posta un commento