Benvenuti a Catania, capitale del lusso… e dell’uncinetto?

Officina Democratica, in una nota stampa, a firma di Giulia De Iorio, Segretaria Circolo PD Catania Centro, evidenzia, che:“in occasione dell’evento sul PUG organizzato, qualche giorno fa, dal Comune per la partecipazione cittadina, una nota stampa di Officina Democratica, il sindaco Trantino ha sorpreso tutti con parole che sembrano uscite da un film comico: il sindaco pensa che il futuro della città sia il turismo di lusso e..l'uncinetto!
Si , avete capito bene! Catania “capitale dell’uncinetto”. Mentre la città vive problemi veri, precarietà abitativa, periferie abbandonate, flussi turistici incontrollati, rifiuti e bollette che schiacciano le famiglie, il sindaco sceglie di proporci una prospettiva diversa: perché non investire nel lusso e in una delle tante abilità che avevano le nostre nonne? Perché ultimamente, secondo il sindaco, starebbe emergendo un fenomeno nuovo e entusiasmante: il ritorno all'uncinetto.
Un'arte antica che le donne catanesi di tutte le età stanno riscoprendo. Una spinta oscura che si sta rimpossessando di noi tutte per farci rivivere i bei tempi andati.
E chi se ne frega – continua la nota - se le donne catanesi, sono molto altro lavoratrici, studentesse, dirigenti, professoresse, avvocate, mediche; se lottano ogni giorno contro la violenza maschile: quello che importa è ritornare ad essere brave a cucire! Nelle forbite parole del Sindaco si sentiva, tra le righe, un intercalare: quantunquamente!
E non si dica che questo è un semplice esempio. Il riferimento ai merletti lascia intravedere l'anima oscurantista, retrograda e patriarcale di queste destre al potere.
È evidente che il sindaco arranca perché non ha alcuna idea della città, di quello che sono e vogliono le cittadine e i cittadini catanesi. Non basta avere atteggiamenti da sceriffo in sella al proprio motorino, occorre avere un'idea sul futuro della città che tenga conto delle esigenze di tutte e tutti. E che guardi al futuro con audacia e speranza. Ma anche con modernità.
Parlare di turismo di lusso quando non guardi le case che crollano, le zone da rigenerare, le periferie senza servizi, le vie centrali intristite da negozi sfitti è puro esercizio retorico.
Inneggiare al revival dell’uncinetto come “valore aggiunto” quando mancano asili, trasporti, sostegno ai giovani in fuga e alle donne è ozio salottiero.
Trantino ci offre fiocchi e pizzi, ma dimentica i veri nodi da sciogliere: la città ha bisogno di una ritrovata identità, ha bisogno di rigenerarsi.
Catania ha bisogno di standard urbanistici veri, trasparenza nei processi decisionali, spazi vivi e solidali.
Catania ha bisogno di essere governata, non semplicemente gestita, altrimenti avremmo votato un amministratore di condominio. Catania merita di più.”

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