Un lavoro intenso e sistematico di interi mesi risultato dell’impegno profuso dai quattro arrangiatori e cinque direttori d’orchestra da Domenico Riina, direttore principale, a Paolo Lepore, Vito Giordano, Antonino Pedone e Pietro Romano. Il risultato di una direzione artistica, curata sempre dal M° Luca Luzzu, attenta al carattere di unicità che l’opinione pubblica e la stampa internazionale attribuiscono al Sicilia Jazz Festival fin dalla prima edizione.
I Grandi numeri del Sicilia Jazz Festival: numero complessivo dei concerti svolti: 88, di cui 15 decentrati in diversi centri dell’isola. Numero musicisti scritturati, 460 per n. 1.281 giornate lavorative. Entrate complessive di botteghino € 157 mila per n. 2.381 abbonati e oltre 100 mila presenze totali registrate tra i concerti al Teatro di Verdura, al Jazz Village (Orto Botanico, Spasimo, Steri e Real Teatro Santa Cecilia) e le streets parade della Brass Marching Band svolte per le vie del Centro Storico, nonché i concerti decentrati svolti nel territorio siciliano.
Grazie così al lavoro attento e meticoloso effettuato dalla Fondazione Orchestra Jazz Siciliana – The Brass Group, sono giunti diversi apprezzamenti con parole di elogio da parte degli artisti internazionali ospiti del SJF25 come Vicotr Wooten che ha dichiarato: “Mi sono divertito un mondo a suonare di recente a Palermo con l'Orchestra Jazz Siciliana. Tutti i musicisti e gli arrangiamenti del M° Ninni Pedone erano eccellenti! L'intera esperienza è stata incredibile !!!” “I had the best time playing with the orchestra at the festival recently in Palermo. The Maestro's arrangements as well as all of the musicians were top-notch! The made it easy for me. The whole experience was incredible!!!”.
Ed ancora Cécile McLorin Savant che una intervista a conclusione del concerto con l’OJS “ne ha esaltato il suono, l’armonia e la grande musicalità che è emersa condividendo insieme il palco e apprezzando particolarmente anche la presenza nella Big Band di giovani talenti”. Ed ancora Nina Zilli che ha espresso “grande entusiasmo per il suo concerto in programma con l’OJS, rimanendo più che soddisfatta del successo e della buona riuscita con un’audience così calorosa al concerto al Teatro di Verdura. Il suo messaggio è rivolto anche ai giovani, alla generazione Z, a cui dedica proprio il suo brano “Per Sempre”. Al SJF25 presente anche la stampa internazionale tra cui Sunil Sampat, giornalista della testata Rollin Stones che ha dichiarato “ho avuto grande emozione ad ascoltare l’OJS durante i concerti al Verdura ma anche gli altri concerti dislocati nel Village. “E’ stato un grande onore per me essere presente a questa edizione e ringrazio tutta l’organizzazione e il Maestro Ignazio Garsia per avermi invitato”.
Altra importante affermazione che caratteriza il SJF2025 sono le partnership internazionali, sempre più intense realizzate anche quest’anno grazie al World Jazz Network, fondato da Alexander Beets quale rete internazionale di festival, artisti e produttori culturali che promuove il jazz come linguaggio trasversale e contemporaneo. La presenza al festival di numerosi partner ufficiali del network rappresenta un elemento distintivo di altissimo valore artistico e strategico, e le cui relazioni internazionali sono curate da Fabio Lannino, e che si sono tradotte nella presenza di autorevoli delegazioni, con 50 gli artisti, provenienti da Olanda (Licks and Brains Big Band), Polonia (Sylwester Ostrowski One Voice), Isole Canarie - Spagna (La Local Jazz Band), e Bulgaria (Antonio Forcione & Cenk Erdogan) ed ancora Serbia e Russia che testimoniando una visione condivisa che fa del jazz un linguaggio universale capace di unire popoli, storie e tradizioni che identificano la nostra terra quale attrattore turistico. Questa rete culturale promuove il jazz come veicolo di connessione e inclusione, contribuendo al contempo alla valorizzazione e diffusione della cultura siciliana all’estero, nel segno dell’eccellenza artistica, della contaminazione creativa e dell’identità mediterranea. Il respiro internazionale del Sicilia Jazz Festival afferma così un ponte tra la Sicilia e le grandi capitali del jazz contemporaneo. L’edizione 2025 del Sicilia Jazz Festival conferma la propria vocazione internazionale, diventando sempre più un crocevia culturale e musicale tra il Mediterraneo e il mondo a testimoniare un progetto che va oltre la semplice rassegna musicale: una piattaforma attiva di scambi, relazioni e visioni artistiche condivise. Ricordiamo i Partner del World Jazz Network presenti al Sicilia Jazz Festival 2025: Musicians Paradise Amersfoort (Olanda), Szczecin Jazz (Polonia), Canarias Jazz & Más (Spagna), Jazz Plus Sofia (Bulgaria), Istituto Cervantes. A confermare l’attrattiva crescente del Sicilia Jazz Festival anche presso la stampa internazionale, sarà presente Sunil Sumpat, firma autorevole del leggendario Rolling Stone Magazine, interessato a documentare il fermento creativo del festival nel cuore di Palermo. Un interesse che si estende al mondo del turismo e dell’hospitality: albergatori e operatori del settore provenienti da Olanda e Thailandia visiteranno la città proprio in occasione del festival, rafforzando le opportunità di sviluppo del turismo culturale e musicale. Da segnalare anche la presenza di gruppi di appassionati internazionali giunti a Palermo a proprie spese per seguire la Links and Brains Orchestra, cogliendo l’opportunità di assistere a concerti d’eccezione e vivere un’esperienza immersiva tra musica d’autore e bellezza storica della città.
Uno spazio speciale è andato ai giovani talenti dei Conservatori Siciliani, che hanno riscossi particolare apprezzamento dal numeroso pubblico, presenti anche quest’anno con svariate esibizioni con i Dipartimenti jazz “Alessandro Scarlatti” di Palermo, “Arturo Toscanini” di Ribera “Arcangelo Corelli” di Messina, “Antonio Scontrino” di Trapani, e il “Vincenzo Bellini” di Catania.
Tutto questo è il Sicilia Jazz Festival che si può affermare anche quale indotto lavorativo con un forte successo su tutta la programmazione inserita nel cartellone nei luoghi dedicati, dal Teatro di Verdura al Village che ricopre il quadrilatero del centro storico della capitale con il Real Teatro Santa Cecilia, il Complesso Monumentale Santa Maria dello Spasimo e lo Steri, sede dell’Università cittadina.
Continuano a splendere così i riflettori sull’unico Festival che esista al mondo interamente dedicato alle produzioni orchestrali, che ha visto protagonista l’Orchestra Jazz Siciliana, dal 22 giugno al 6 luglio, per il quinto anno. Particolare risalto hanno avuto le eccellenze dei conservatori siciliani costituite da altre big band e da tanti giovani musicisti che hanno avuto modo, quest’anno in particolare, di esibirsi con i colleghi internazionali. Tutto ciò è stato possibile grazie al rapporto di esclusività internazionale che la Fondazione Orchestra Jazz Siciliana – The Brass Group è riuscita creare in tutti questi anni. Il Festival, promosso dalla Regione Siciliana - Assessorato al Turismo Sport e Spettacolo la cui consulenza artistica e tecnica è stata affidata alla Fondazione The Brass Group, braccio operativo della Regione, istituito per legge, 1° febbraio 2006, n. 5, è ai nastri di partenza. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra l’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, il Comune di Palermo, Università degli Studi di Palermo, la Fondazione the Brass Group e i Conservatori di Musica del territorio regionale, e si pone come ulteriore obiettivo il coinvolgimento e la sinergia strutturale tra le istituzioni didattiche regionali, i musicisti del territorio e le maestranze locali per attivare un volano turistico-culturale. Un cartellone, quello del Sicilia Jazz Festival 2025, ricco e variegato con attività concertistiche continue che hanno determinato un’aggregazione sineregica, perché la musica è sinonimo di vita, crescita sociale, culturale per possibili sviluppi turistici ed economici. La quarta edizione del Sicilia Jazz Festival ha avuto un focus fondamentale per rivolgersi alla scoperta dei luoghi per valorizzarli tutti nella loro pienezza storica e culturale perchè la musica è un linguaggio universale, da tutti compreso senza limiti di età e di genere, senza limiti di appartenenza e di razza. Il JAZZ è lo strumento, sposato da 50 anni dal Brass Group, di sviluppo e di crescita del dialogo interculturale volto ad una rinascita territoriale sociale. Per questa ragione viene dato ampio spazio ai giovani talenti che si formano nei Conservatori siciliani e nella stessa Scuola Popolare di Musica del The Brass Group che già nelle scorse edizioni hanno dato dimostrazione di professionalità e competenza artistica. L’idea è stata una affermazione di dare voce ai giovani talenti non solo della nostra terra che da oltre 20 anni aspettano una legge che riformi il sistema produttivo musicale del nostro Paese. Così accanto ai big, il Sicilia Jazz Festival, come prerogativa sociale e di attrattiva turistica, ha acceso i riflettori sui musicisti in erba di tutti i Conservatori siciliani. Con questo proposito viene ripetuta l’esperienza del Sicilia Jazz Festival per il quinto anno, la cui peculiarità è anche quella di essere l’unico festival nato durante la pandemia a dimostrazione che la musica e la cultura è simbolo di rinascita, forza interiore e di sviluppo del territorio. Un messaggio di creatività e riscoperta della propria identità territoriale e turistica che viene suonato da tantissimi artisti e produzioni inedite musicali che rappresentano esclusive mondiali.
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