Come sempre un successo su larga scala per Ais Sicilia con la sua tappa fissa di Sicilia in Bolle, che chiude egregiamente la sua undicesima edizione.
Macchina organizzativa sempre impeccabile per eterogeneità di contenuti e per dinamismo di manifestazione, se si pensa che è stato battuto il record di presenze dello scorso anno sforando quota 2.000 partecipanti alla serata di festa finale, con oltre 100 aziende presenti, di cui 80 siciliane, e con un totale di bottiglie stappate di ben oltre le 10mila unità. Numeri così Ais Sicilia fin oggi non li aveva mai visti.
L’ormai celebre kermesse sul comparto spumantistico
siciliano, nata per scommessa e cresciuta insieme ai vini spumanti e al loro mercato, è stata anche quest’anno meta
da parte di appassionati intervenuti da tutte le province
siciliane e da tutta Italia.Partner ufficiale di Ais Sicilia per l’edizione n° 11 è stato
l’IRVO, l’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio, che da
qualche anno ormai ha lanciato un interessante progetto di
ricerca su “sviluppo di spumanti di alta qualità a forte
caratterizzazione territoriale”. Il progetto, inoltre, come
sostiene Antonio Sparacio, dirigente Unità Operativa e
Sperimentazione di IRVO, è arricchito da un significativo
impatto sociale dal momento che si concretizza
materialmente su luoghi confiscati alla mafia come
Verbumcaudo a Polizzi Generosa (terreno confiscato da
Giovanni Falcone a Michele Greco) e Biesina a Marsala,
presso la fondazione Genna Spanò.
Già dal sabato grande confronto aperto sui due vitigni
principe della viticoltura siciliana, il Grillo e il Nero d’Avola,
sulle cui origini sono state spese parole da parte di autorità
con differenti punti di vista, per la prima volta simultaneamente.
Sempre alla Valle dei Templi, presso Casa Diodoros, una
splendida cena di gala capitanata dal resident chef
Salvatore Gambuzza del Mangia’s Marriott Brucoli resort, e
da Nino Ferreri, chef una stella Michelin di Bagheria col
suo Limu, con un menù estivo e di riscoperta della
tradizione in chiave moderna. Armonico l’abbinamento dei
vini scelto dalla delegazione ospitante.
80 aziende, 150 etichette, quasi 1.900.000 bottiglie
prodotte. È questo oggi in numeri lo stato dell’arte della
divisione spumantistica sul territorio. Se n’è parlato con
Giusi Mistretta, commissario straordinario Irvo, nel
convegno d’approfondimento. Anche se leggermente
inferiori rispetto alla produzione 2023 (14.000 ettolitri contro
12.300 del 2024), il movimento bollicine è sempre in
ascesa, considerando che nel 2012 erano soltanto un
ottavo, ossia circa 250mila bottiglie. Si cerca il mercato,
incontro al quale i produttori devono andare. E ci vanno oggi
con la linea dei frizzanti in cui eccellono piacevolezza,
godibilità e immediata fruibilità.
Dunque, il “continente” Sicilia, con la sua variabilità
climatico-ambientale, con le sue profonde differenze
pedologiche e morfologiche, e con la grande attitudine
dimostrata dai suoi autoctoni di riferimento, mira a dare
ancor di più forte impulso alla produzione di spumanti
siciliani di alta qualità.
Interessante a tal proposito, il confronto in parallelo messo
in atto da Nicola Bonera, consigliere nazionale e già
curatore della Guida Vini Ais “Vitae” con la Champagne,
una regione che, a differenza della Sicilia e dell’Italia tutta,
sta purtroppo soffrendo perché sta mutando quasi
inesorabilmente la sua riconoscibilità identitaria nei suoi vini,
dal momento che il cambiamento climatico ha fortemente
colpito la parte settentrionale della Francia.
La Sicilia è regione molto vocata alla produzione di
spumanti. L’Isola, infatti, ha la superficie di collina vitata più
estesa d’Italia. Ais Sicilia più di dieci anni fa ha fortemente
creduto nel rilancio delle bollicine per bocca di Ais
Agrigento Caltanissetta. L’associazione, infatti, ha
fortemente investito nella collaborazione con le istituzioni
regionali e provinciali, diventando per le aziende vinicole
megafono di comunicazione e strumento di collegamento tra
i produttori e i consumatori.
Ed è stato proprio questo il senso del concorso enologico
“Premio Alberto Gino Grillo”, diretto dal responsabile dei
degustatori Ais Sicilia, Luigi Salvo, che ha visto una
molteplicità di valutazioni attraverso pareri provenienti da tre
categorie differenti di giudici: i degustatori ufficiali Ais
Sicilia, quello dei ristoratori e quello dei giornalisti. Oltre al
riconoscimento del vino top, anche tre categorie come
innovazione, abbinamento gastronomico e
piacevolezza.
«Tanti riconoscimenti plurali in questa undicesima edizione
– dice Francesco Baldacchino, presidente Ais Sicilia –
frutto di differenti punti di vista e di giudizio, di tante visioni
di interpretazione dei frizzanti e degli spumanti, che hanno
permesso di decretare un ampio ventaglio di aziende
premiate».
Ecco tutti i vini premiati del concorso enologico di Sicilia in
Bolle 2025 “Premio Alberto Gino Grillo”:
Categoria Vini Frizzanti
Vino frizzante top giuria degustatori Ais: Castellucci Miano
Sampieri Perlant 2024
Vino frizzante innovativo giuria degustatori Ais: Bagliesi
Sofì
Vino frizzante piacevolezza giuria degustatori Ais: Antichi
Vinai Neromosso 2024
Vino frizzante gastronomico giuria degustatori Ais: Casa
Grazia Lagodamare 2024
Vino frizzante top giuria ristoratori: Brugnano Taurus 2023
Vino frizzante top giuria giornalisti: Mandrarossa
Calamossa 2024
Categoria Metodo Charmat
Vino Charmat Top giuria Degustatori Ais: Fazio Blanc de
Blancs 2024
Vino Charmat innovativo giuria Degustatori Ais: Bagliesi
Perla
Vino Charmat piacevolezza giuria Degustatori Ais:
Castellucci Miano Miano Brut 2024
Vino Charmat gastronomico giuria Degustatori Ais: Tenute
Lombardo Sua Altezza 650 2024
Vino Charmat Top giuria ristoratori: Gorghi Tondi
Palmares
Vino Charmat Top giuria giornalisti: Santa Tresa Il Grillo
2024
Categoria Vino Metodo Classico
Vino Metodo Classico Top giuria Degustatori Ais: Ansaldi
Brut 2019
Vino Metodo Classico innovativo giuria Degustatori Ais:
Cantine Russo Mon Pit 2016
Vino Metodo Classico piacevolezza giuria Degustatori Ais:
Murgo Sæmper 2020
Vino Metodo Classico gastronomico giuria Degustatori Ais:
Benanti Noblesse 2020
Vino Metodo Classico Top giuria ristoratori: Benanti
Noblesse 2020
Vino Metodo Classico Top giuria giornalisti: Principi di
Butera Nero d’Avola
Categoria Metodo Classico Rosato
Vino Metodo Classico Rosato Top giuria Degustatori Ais:
Patria Palici 2016
Vino Metodo Classico Rosato innovativo giuria Degustatori
Ais: Gambino Gambino Maria 2020
Vino Metodo Classico Rosato piacevolezza giuria
Degustatori Ais: Murgo Sæmper 2021
Vino Metodo Classico Rosato gastronomico giuria
Degustatori Ais: La Gelsomina Etna
Vino Metodo Classico Rosato Top giuria ristoratori:
Colomba Bianca 595
Vino Metodo Classico Rosato Top giuria giornalisti: Tenute
Nicosia Sosta Tre Santi 2022
Premio speciale Broggi1818
Punteggio più alto vini frizzanti: Castellucci Miano
Sampieri Perlant 2024
Punteggio più alto Metodo Charmat: Santa Tresa Il Grillo
2024
Punteggio più alto Metodo Classico: Ansaldi Brut 2019
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