Presenti il presidente dell'Ars Galvagno e l'assessore regionale al turismo Amata che esaltano sinergia tra turismo e identità siciliana. Si è svolto a Taormina, nella suggestiva cornice di Piazza IX Aprile, l’appuntamento del ciclo Il Gusto della Consapevolezza all’interno del progetto “Le Valli del Mito e della Musica”, dedicato al tema “Tradizione enogastronomica e turismo”. Dopo il successo delle prime tappe, l’evento ha trasformato il cuore della capitale del turismo siciliano in un palcoscenico di cultura, tradizione e partecipazione collettiva. La serata si è aperta con un laboratorio di cucina per i più piccoli dedicato all’arancino, simbolo della tradizione siciliana, durante il quale sono stati consegnati gadget ufficiali del GAL Taormina Peloritani.
I bambini del Centro Parrocchiale Taormina - NOI Oratori e Circoli hanno inoltre letto un breve testo contro lo spreco alimentare, ricevendo un lungo applauso dal pubblico. A seguire, i saluti istituzionali affidati al sindaco on. Cateno De Luca, al presidente del GAL Antonio Bonfiglio, al direttore del Piano Beatrice Briguglio, al. Sindaco della Città Metropolitana di Messina Federico Basile, all’assessore regionale al Turismo on. Elvira Amata e al presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana on. Gaetano Galvagno. Nel suo intervento, il presidente dell’ARS Gaetano Galvagno ha sottolineato: «Sostenere i GAL e i piccoli comuni è fondamentale, perché senza il sostegno delle istituzioni molte realtà locali rischiano di scomparire. Il turismo non può essere considerato un comparto isolato, ma deve camminare insieme ad agricoltura e infrastrutture: solo così possiamo contrastare lo spopolamento e garantire sviluppo ai nostri territori. L’Assemblea Regionale Siciliana sarà sempre al fianco di queste iniziative e l’auspicio è che già dal prossimo anno si possa crescere ulteriormente e fare ancora di più.». L’assessore regionale al Turismo Elvira Amata ha evidenziato la piena sintonia del progetto con la visione del suo Assessorato: «Fin dall’inizio del mio mandato ho lavorato su tre parole chiave che considero fondamentali per lo sviluppo turistico della Sicilia: sinergia, delocalizzazione e destagionalizzazione. Oggi il viaggiatore cerca autenticità: vuole conoscere storia, tradizioni e cultura dei luoghi che visita; desidera vivere esperienze sostenibili e interagire con le comunità locali. Questo progetto incarna perfettamente tali principi, avendo coinvolto in meno di due mesi ben 29 comuni e dimostrato come sia possibile delocalizzare i flussi turistici, valorizzando borghi e destinazioni meno note ma ricche di fascino. Un aspetto che mi sta particolarmente a cuore è la forte valorizzazione dell’enogastronomia, settore che cammina insieme all’agricoltura e che sempre più rappresenta un motivo di scelta per i viaggiatori. È quindi un modello di turismo integrato che abbraccia cultura, enogastronomia, musica e tradizioni popolari. Fondamentale, come ricordava bene il sindaco De Luca, è la sinergia tra i territori: solo così possiamo rafforzare l’offerta complessiva e garantire un turismo di qualità, moderno, sostenibile e inclusivo.» Il sindaco di Taormina Cateno De Luca, nel suo intervento, ha rimarcato l’importanza di un turismo identitario: «Con il lavoro portato avanti dal GAL, abbiamo dato un segnale: nei piccoli comuni, le manifestazioni hanno saputo unire tradizioni culinarie e popolari, rigenerando la simbiosi che da sempre lega gli antichi mestieri al patrimonio immateriale fatto di canti, balli e cultura popolare. In più occasioni ho ribadito che la chiave vincente della nostra politica turistica è puntare su un turismo identitario: chi visita una località deve poterla vivere e “assaggiare”, superando l’omologazione che appiattisce le differenze. È questa la direzione: coniugare strategie di sviluppo locale in una visione sinergica e unitaria, per costruire un’offerta turistica e culturale che esalti le identità dei nostri territori e restituisca alla Sicilia il ruolo che merita.». Il tema della serata è stato approfondito anche in una tavola rotonda con gli interventi del prof. Carlo Giannetto, esperto di economia agroalimentare, e della dott.ssa Carmen Simone, nutrizionista, che hanno posto in evidenza come le eccellenze culinarie siciliane rappresentino un potente strumento di attrazione e sviluppo, capace di coniugare autenticità e innovazione. Successivamente, lo chef Caliri ha presentato il suo showcooking dedicato all’arancino, per lasciare poi la scena alla degustazione del protagonista della serata: l’“Arancino dello Stretto”, realizzato grazie al partner tecnico L’Ancora. L’evento si è concluso con un momento conviviale in piazza, trasformando ancora una volta Le Valli del Mito e della Musica in un’occasione di crescita, condivisione e riscoperta delle radici del territorio.
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