SINALP l'Aeroporto non è solo un asset da monetizzare, ma una porta d'accesso e di sviluppo che appartiene ai Siciliani

Con l'arrivo del caldo estivo, puntuale come sempre in questi ultimi anni, ritorna il fantasma della cessione di GESAP S.p.A., la società che gestisce l'Aeroporto Falcone Borsellino, ai privati. In linea di principio, nulla vieta la cessione di quote di una società di diritto privato, benché a capitale quasi interamente pubblico. Tuttavia, è non solo lecito, ma doveroso che i lavoratori, i cittadini e l’intera Sicilia si pongano domande e nutrano forti dubbi sui reali benefici di questa operazione.
Quando si afferma che i soci pubblici, la ex Provincia e la Città di Palermo (che detengono circa il 72,9% del capitale), la Camera di Commercio di Palermo e il Comune di Cinisi, hanno già deliberato il via libera alla cessione, si sta dicendo, in sostanza, che la proprietà azionaria vuole vendere.
Ma perché vendere?
Nel bando per la ricerca dell’advisor si parla di clausole a tutela della continuità gestionale e del mantenimento della quota di maggioranza per un "periodo definito", al fine di assicurare stabilità e sviluppo. Che cosa si intende per "periodo definito"? Se la maggioranza pubblica è a termine, a scadenza, significa che essa non prevede una "Golden Share" (Azione d'Oro), ovvero un potere di veto o un controllo permanente. Mancando la Golden Share, l'interesse reale della Sicilia, dei dipendenti dello scalo e delle aziende dell'indotto non è tutelato. Le motivazioni ufficiali evocano la necessità di internazionalizzare l'aeroporto. Ci chiediamo, però, se siano state seriamente analizzate alternative alla svendita per raggiungere questo obiettivo vitale. Siamo certi della buona fede del Sindaco On. Lagalla nel voler migliorare i servizi aeroportuali, trasformando l'aeroporto in un cruciale snodo del Mediterraneo. Ma l'esperienza insegna a diffidare delle "regalie" fatte nel nome dell'efficientamento. Il Segretario Regionale Sinalp, Andrea Monteleone, ricorda il vile tentativo di cedere il CAS (Consorzio Autostrade Siciliane) all'ANAS, anch'esso motivato dall'efficientamento. Allora, come O.S. Autonoma, ci schierammo con forza, perché quella cessione si sarebbe tradotta in un aggravio dei costi di trasporto e viabilità per tutti i Siciliani. Fortunatamente, quell'operazione deleteria fu fatta naufragare. Forti di quell'esperienza, oggi chiediamo con determinazione al Sindaco On. Lagalla, che tramite gli enti da lui rappresentati detiene quasi il 73% delle azioni GESAP, di agire immediatamente eliminando quella frase "per un periodo definito" in merito al mantenimento della maggioranza in mano pubblica, e pretendere e blindare la "Golden Share" per assicurare il controllo strategico e quindi gli indirizzi di crescita e sviluppo dello scalo, in mano pubblica, per sempre. Mancando questa condizione, rischieremo di regalare, letteralmente per pochi soldi se paragonati all'altissimo valore strategico, il nostro Aeroporto. L'Aeroporto Falcone Borsellino è il vero volano di crescita dell'intera Regione Siciliana, e non possiamo permettere che finisca nelle mani di gruppi imprenditoriali internazionali il cui unico orizzonte è il proprio profitto, non l'interesse collettivo siciliano. Siamo fiduciosi che gli attuali soci pubblici non vogliano commettere l'errore di una "regalia" in nome di una globalizzazione ormai fallita.
Inoltre, ci permettiamo di suggerire un progetto strategico che darebbe forza e indipendenza alla nostra terra: riesumare il progetto di una compagnia aerea a capitale pubblico della Regione Siciliana, gestita dall'AST. Un progetto affossato in passato per aver subito l'assalto alla diligenza ancora prima della sua realizzazione, ma che resta validissimo per la crescita economica e turistica. Ci chiediamo: come mai Nazioni con meno abitanti della nostra Sicilia possono permettersi Compagnie aeree di bandiera e noi no?
L'Aeroporto non è un asset da monetizzare, ma una porta d'accesso e di sviluppo che appartiene, per diritto e per strategia, ai Siciliani. La Direzione Regionale Sinalp

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