Potrebbe essere stato appiccato l'incendio che domenica scorsa ha distrutto, in contrada Strasatto Paratore, un capannone in lamiera coibentata di circa 1.700 metri quadrati di proprietà dell'azienda "Keidea", che nella vicina area commerciale vende arredi per interni ed esterni, oggettistica per il fai da te, il giardinaggio, articoli per la casa e altro ancora. Il sospetto che si tratti di un rogo doloso è talmente forte che nell'attesa che i vigili del fuoco si pronuncino in maniera definitiva sulle reali cause delle fiamme la Procura di Marsala ha disposto il sequestro dell'area. Vanno pertanto avanti, in questo momento, le indagini che i carabinieri della Compagnia hanno avviato nell'immediatezza dell'accaduto sentendo anche i cinque soci dell'azienda. L'incendio, che avrebbe provocato danni per circa 2 milioni di euro, domenica si è sviluppato intorno alle 13,30. E' stato un vicino, l'ex proprietario del capannone, ad accorgersi del rogo dalla nube nera che cominciava a svilupparsi e a telefonare ai vigili del fuoco i quali al loro arrivo hanno trovato il cancello chiuso. Le operazioni di spegnimento, in considerazione della notevole quantità di merce in plastica e tessuto che si trovavano nel capannone, si sono rivelate difficili al punto che sul posto sono dovute intervenire sei squadre di vigili del fuoco che hanno impiegato diverse ore per avere ragione delle fiamme. Le operazioni sono proseguite anche durante la notte.
(Margherita Leggio La Sicilia)
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