Scuola: in arrivo nuova circolare sull’assistenza di base ai diversamente abili dopo incontro sindacati Usr-. “Limitato il disagio degli Ata già penalizzati dalle ultime dimanziarie”

Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals Confsal e Gilda Unams hanno chiesto all’ufficio scolastico regionale di modificare la circolare sulla formazione dei collaboratori scolastici per l’assistenza igienica di base agli alunni diversamente abili e il direttore generale dell’Urs Sicilia Maria Luisa Altomonte, al termine di un incontro, ha assicurato che provvederà a riaprire i termini di segnalazione dalle scuole con le nuove modalità pattuite. Lo rendono noto i sindacati stessi che, durante l’incontro, hanno fatto presente che “non può essere considerata superata la legge regionale 15 del 2004 che prevede la responsabilità degli enti locali sull’assistenza sanitaria di base, con un’accelerazione dei processi di aggiornamento del personale finalizzata a un’azione di supplenza rispetto a responsabilità già individuate”. La legge in questione, insomma, hanno rimarcato i sindacati va rispettata. Sottolineato anche dai sindacati che “per le future attività di aggiornamento il personale dovrà essere selezionato solo previa disponibilità su base volontaria, vista la delicatezza e la peculiarità delle funzioni da svolgere che richiedono una particolare predisposizione per la cura degli allievi diversamente abili, che in Sicilia sono oltre 23 mila di cui 12 mila in condizioni di gravità”. I segretari generali di Flc, Cisl Scuola, Uil scuola, Snals Confsal e Gilda hatto detto che “si limita così il disagio di una categoria già pesantemente mortificata dalle ultime leggi finanziarie. 
Riconosciamo come prioritario l’obiettivo dell’assistenza agli alunni diversamente abili – hanno aggiunto- ma nel rispetto delle prerogative di tutti i soggetti istituzionali chiamati a specifiche responsabilità. 
Il personale Ata può peraltro oggi contare su un organico dimezzato e dopo l’ennesima spending review soffre anche del problema delle sostituzioni giacchè le supplenze sono ritenute dal governo fonte di sprechi”.

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