Non condivido la prassi inaugurata dal Consiglio comunale per cui si dedicano intere giornate per provvedimenti che hanno ricadute ed effetti limitati sul territorio e poi in pochi minuti si votano atti importanti che invece necessiterebbero adeguati approfondimenti. La scorsa settimana, in un batter di ciglio, è stato votato un progetto la cui redazione è durata vent’anni e i cui costi sono aumentati esponenzialmente nel tempo, senza nessun approfondimento su eventuali responsabilità e sull’attualità del progetto. Oggi si porta in Aula una variante delicata relativa al passante ferroviario, che implica la demolizione di alcune palazzine (dalle quali sono state già sgomberate un centinaio di persone) le cui condizioni strutturali sono state minate dai lavori per l'opera pubblica.
A mio avviso il provvedimento non può essere votato in pochi minuti in quanto occorre capire come sia stato possibile redigere un progetto a tal punto inadeguato o erroneamente localizzato tale da determinare il rischio di crollo dei palazzi limitrofi al passante. Inoltre non è ben chiaro se e come si intende compensare le famiglie sgomberate dal momento che il provvedimento non affronta questo tema. Infine non mi è chiaro come mai la variante preveda la demolizione e non la ricostruzione delle palazzine da riconsegnare ai legittimi proprietari. Dal momento che il Consiglio deve approvare un progetto in variante urbanistica sarebbe utile conoscere a quanto ammonti il valore della predetta variante progettuale.
Da questo punto di vista, tra l’altro, ritengo che la delibera sia arrivata in aula incompleta in quanto alcuni elementi progettuali, ivi compreso il piano particellare degli espropri e dei relativi costi (necessario per procedere con le demolizioni), non risultano tra gli allegati al provvedimento. A mio avviso un sistema democratico deve garantire il confronto e il dibattito d’aula, mentre sistematicamente le mie richieste di approfondimenti e analisi vengono respinte e vissute con insofferenza, sopratutto da quella parte del Consiglio che invece dovrebbe essere garante della massima trasparenza e imparzialità.
A mio avviso il provvedimento non può essere votato in pochi minuti in quanto occorre capire come sia stato possibile redigere un progetto a tal punto inadeguato o erroneamente localizzato tale da determinare il rischio di crollo dei palazzi limitrofi al passante. Inoltre non è ben chiaro se e come si intende compensare le famiglie sgomberate dal momento che il provvedimento non affronta questo tema. Infine non mi è chiaro come mai la variante preveda la demolizione e non la ricostruzione delle palazzine da riconsegnare ai legittimi proprietari. Dal momento che il Consiglio deve approvare un progetto in variante urbanistica sarebbe utile conoscere a quanto ammonti il valore della predetta variante progettuale.
Da questo punto di vista, tra l’altro, ritengo che la delibera sia arrivata in aula incompleta in quanto alcuni elementi progettuali, ivi compreso il piano particellare degli espropri e dei relativi costi (necessario per procedere con le demolizioni), non risultano tra gli allegati al provvedimento. A mio avviso un sistema democratico deve garantire il confronto e il dibattito d’aula, mentre sistematicamente le mie richieste di approfondimenti e analisi vengono respinte e vissute con insofferenza, sopratutto da quella parte del Consiglio che invece dovrebbe essere garante della massima trasparenza e imparzialità.
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