L’articolo 13 delle legge 132 stabilisce infatti che il permesso di soggiorno rilasciato al richiedente asilo costituisce sì un documento di riconoscimento, ma non basterà più per iscriversi all’anagrafe cittadina e ottenere la residenza. Secondo il Decreto sicurezza i comuni non potranno più rilasciare a questi immigrati la carta d’identità e i servizi, come l’iscrizione al Servizio sanitario nazionale (quindi l’Asl) o ai centri per l’impiego, che verranno assicurati solo nel luogo di domicilio, visto che non c’è più la residenza, come un Centro di accoglienza straordinaria o un Centro permanente per il rimpatrio. La norma colpisce anche i minori non accompagnati (i quali hanno tutti il permesso di soggiorno per motivi umanitari) e i lavoratori stranieri.
Secca la replica di Salvini arrivata con un Twitter: “Con tutti i problemi che ci sono a Palermo, il sindaco sinistro pensa a fare ‘disobbedienza’ sugli immigrati .
Decisa la replica del sindaco di Palermo:” “Il nostro non è un atto di disobbedienza civile né di obiezione di coscienza, ma la semplice applicazione dei diritti costituzionali che sono garantiti a tutti coloro che vivono nel nostro paese”.
Decisa la replica del sindaco di Palermo:” “Il nostro non è un atto di disobbedienza civile né di obiezione di coscienza, ma la semplice applicazione dei diritti costituzionali che sono garantiti a tutti coloro che vivono nel nostro paese”.
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