Colpo al clan di Porta Nuova. Di Stasio: "Cocaina a fiumi e estorsioni. Cosa nostra cerca di fare cassa"

di Ambra Drago
"Le due attivitá condotte dal mandamento di Porta nuova erano quelle storiche- sottolinea Antonio Di Stasio- comandante provinciale dei carabinieri di Palermo-sostanze stupefacenti e le estorsioni. Quello che viene colpito è uno dei mandamento più importanti, tra i quindici che costituiscono l' intera provincia, otto in cittá e sette fuori. Ma le risultanze investigative sono uno spin off delle operazioni da noi condotte ovvero quando eseguiamo il fermo che portò all' arresto del capo della Commissione provinciale e degli altri capomandamento tra cui quello di Belmonte Mezzano per non parlare dell' arresto di Di Giovanni diventato il nuovo capo mandamento di Porta Nuova. Lui insieme all' omonima famiglia, a quella di Borgo Vecchio e di Palermo Centro costituisce il cuore di questomandamento della cittá. La nuova Commissione voleva ricostituito e attraverso le consuete attivitá mirava a rimpinguare le casse dell' organizzazione".

L' attivitá investigativa ha portato a colpire tutti gli spacciatori e a scoprire cinque estorsioni ai danni di imprenditori di Palermo e colpisce anche due attivitá imprenditoriali.
Sarebbero ben due le attivitá colpite, la prima riguarderebbe il settore turistico, in particolare il trasporto sui bus dei turisti che arrivano al porto, l' azienda è la " Pronto Bus srl" mentre un' altra sarebbe nel settore della ristorazione, ovvero la "Osteria del Casereccio" di via Maccaronai, zona Vucciria e risalente al presunto responsabile della zona, Giuseppe Corona e Rosolino Mirabella. Entrambe le strutture sono state sottoposte a sequestro prevenivo
" Spaccio, estorsioni e affari questo è il trand ormai di Cosa nostra. Al momento la domanda di droga sta aumentando e interessa gran parte della cittá. Sono numerosi professionisti- continua Di Stasio - che acquistano la droga anche perchè questa ha un costo. Gli assuntori sono stati segnalati e sononattivitá che seguiranno queste principali e poi si attiveranno i provvedimenti amministrativi che fanno capo alla prefettura. La tipogia di acquisto, le modalitá sono diverse a secondo del consumatore e quindi c'è è questo spasmodico desiderio di fare cassa da parte di Cosa nostra, c'è il desiderio di acquisire quei canali di approvigionamento autonomo che invece oggi si trovano costretti a ricorrere al mercato calabrese e campano".
È stata sequestrata un ingente somma di denaro in possesso di uno dei trentadue arrestati. Sarebbero ben 140mila.euri in contanti. "Questo denota come una grossa disponibilitá di denaro in un momento estemporaneo dimostra anche il grande guadagno, che attraverso lo spaccio cercano di ottenere".
Sul fronte delle estorsioni sembra che una parte delle vittime abbia collaborato.
" Qui c'è stata una particolare collaborazione - conclude Di Stasio - in quei limiti in cui non c'è!un' iniziale partecipazione poi da un interrogatorio che nasce quando l' Arma ha acquisito dal punto di vista delle intercettazioni e dei video della prove del pagamento da parte dell' estorto magari la collaborazione diventa netta. Voglio sottolineare come.chi non ha il privilegio di non indossare questa uniforma può essere vittima di una forma di paura giustificabile è giusto che lo Stato dia una risposta puntale in modo che si possa innescare un senso di affidamento e di fiducia, che gli operatori della giustizia devono guadagnarsi".


Ecco i , i primi in carcere il secondo gruppo ai domiciliari.
Si tratta di Tommaso Di Giovanni, 52 anni, Gregorio Di Giovanni, 56 anni, considerati a capo del Mandamento Mafioso di Porta Nuova, di Paolo Calcagno, 52 anni, Francesco Arcuri, 38 anni, Francesco Pitarresi, 29 anni Settimo Spitaliere, 35 anni, Costantino Trapani, 50 anni, Giulio Affranchi, 69 anni, Salvatore De Luca, 50 anni, Giuseppe Corona, 50 anni, Michele Madonia, 48 anni, Filippo Maniscalco, 25 anni, Gaspare Rizzuto, 36 anni. Questi soggetti sono finiti in carcere.
Invece sono stati assegnati i domiciliari a Sebastiano Vinciguerra, 58 anni, Gioacchino Cirivello, 49 anni, Rosalia Spitaliere, 41 anni, Andrea Damiano, 41 anni, Antonino Pisciotta, 41 anni, Benedetto Graviano, 27 anni, Antonio Sorrentino, 51 anni, Alessio Haou, 29 anni, Kheimas Lausgi, 30 anni, Salvatore De Santis, 25 anni, Vincenzo Toscano, 31 anni, Alessandro Angelo Di Blasi, 31 anni, Cristian Caracausi, 22 anni, Fabrizio Nuccio, 27 anni Gandolfo Emanuel Milazzo, 25 anni, Salvatore Sucameli 31 anni, e Pietro Burgio, 33 anni.

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