Termini Imerese: sigilli allo stabilimento Blutec: Di Maio e il sindaco : " Non abbandoneremo lavoratori"

Non c’è pace per l’ex Fiat di Termini Imerese.Questa mattina Roberto Ginatta e Cosimo di Cursi, rispettivamente presidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato della Blutec, la società che ha rilevato lo stabilimento, sono stati posti agli arresti domiciliari dalla Guardia di Finanza con l'accusa di malversazione ai danni dello Stato. Contestualmente, è stato emesso un decreto di sequestro preventivo dell'intero complesso aziendale e delle relative quote sociali, nonché delle disponibilità finanziarie, immobiliari e mobiliari riconducibili agli indagati fino all'importo di 16 milioni e 516 mila euro.
A tanto infatti ammonterebbe la somma sottratta alla società. 
"Gli arresti del management della Blutec di Termini Imerese confermano alcune perplessità delle parti sui piani d' investimento. Non abbandoneremo comunque i lavoratori e dobbiamo prima di tutto metterli in sicurezza. Ho già dato mandato agli uffici del Ministero di contattare l'amministratore giudiziario per salvaguardare i livelli occupazionali". Così il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio,ribadisce l'impegno del Ministero sulla vertenza Blutec.

Per il sindaco di Termini, Francesco Giunta, si tratta di un disastro annunciato. "Seppur, nella consapevolezza delle difficoltà registrate nei mesi scorsi, in merito alla restituzione delle somme anticipate all'azienda da Invitalia, abbiamo sempre sperato che la vertenza' potesse trovare una soluzione favorevole per le migliaia di famiglie, coinvolte, loro malgrado, in un disastro sociale ed economico senza precedenti. Da tempo la Procura di Termini Imerese, indagava sulle modalità di utilizzo dei fondi pubblici da parte di Blutec. Questa ulteriore involuzione della vertenza deve preoccuparci, ma non scoraggiarci. Piuttosto può essere l'occasione affinché, grazie al lavoro della magistratura, possa, finalmente, chiarirsi, una delle pagine più tristi della storia di Termini e del suo comprensorio".

Domani le organizzazioni Sindacali e il Comitato Permanente dei sindaci, decideranno quali azioni intraprendere.

Per Giunta: " E’ necessaria una manifestazione a Torino dinanzi la principale sede italiana di FCA, perché l'azienda possa assumersi quelle responsabilità che fino ad oggi non si è mai voluta assumere. Possiamo, sin d'ora, assicurare che le organizzazioni Sindacali, gli operai e le loro famiglie, non saranno lasciati soli e che le istituzioni locali saranno al loro fianco, fino a quando, insieme, non troveremo una via d'uscita dignitosa a questo disastro annunciato".




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