Assessore alla Salute: "Individuazione caso sospetto non basta tampone occorre isolamento. Attivo numero verde "

di Ambra Drago
"In questo momento dobbiamo evitare di dare un messaggio che può far passare l'idea ai cittadini che in Sicilia ci sia una zona gialla (dove si sono sviluppati dei focolai) o peggio ancora una zona rossa (come quelli in cui sono nati alcuni focolai). Esistono tre casi singolari sospetti i quali rientrano in una condizione epidemiologica del focolaio di partenza. 
 Noi stiamo rispettando le comunicazioni che arrivano dal comitato scientifico dell'istituto superiore della Sanità. Stiamo facendo il nostro dovere di amministratori pubblici che devono avere a cuore la salute dei cittadini".
Siamo scesi nel dettaglio chiedendo all'assessore regionale alla Salute di spiegare il "valore" del tampone.
"C'è stata molta disinformazione. E' passata l'idea che il tampone fosse la regola di precauzione indispensabile di fronte a un caso sospetto, in realtà la regola è quella dell'isolamento che è stata praticata a tutti i cittadini che sono stati sottoposti al tampone e va riservato a quei cittadini che presentano almeno due dei sintomi indicati nel certo del Presidente del Consiglio dei Ministri e dal ministro della Salute. Se ci si attiene a queste disposizioni si torna in linea ai grandi Paesi europei e si trasmette ai cittadini la corretta sensazione che da parte delle istituzioni sanitarie c'è cura e rispetto delle linee guida e quindi c'è attenzione per la loro salute".
Da domani sarà attivo un numero verde regionale 800 458787 ."Questo serve a poter dare risposte da parte del personale medico, a poter dare un  conforto di una comunicazione. Serve a poter integrare l'attività dei medici di famiglia che resta la principale attività. Nei prossimi giorni vorrò incontrare i sindacati dei medici di famiglia che lo hanno richiesto. Stiamo provvedendo a una fornitura che riguarda i dispositivi di protezione individuale del personale sanitario".
E non poteva mancare la domanda specifica sul caso della turista bergamasca, risultata positiva, ma in particolare sui turisti dell'hotel di via Stabile che non sono entrati in contatto con la donna e che sono stati trasferiti altrove.
"Abbiamo obbedito alle indicazioni che provvedevano dall'istituto superiore della Sanità perché ad essere sottoposte ad isolamento doveva essere soltanto chi era entrato in contatto, ovvero meno di un metro di distanza rispetto ai casi sospetti. Noi abbiamo chiesti all'Istituto di indirizzarci su come procedere e nella notte ci sono state date solide argomentazioni scientifiche che abbiamo ritenuto di raccogliere.

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