Riapertura o Lockdown ? Il premier Conte conferma lockdown fino al 3 maggio. 

di Adriana  Barbera 
Dopo notizie contrastanti, giorni di silenzi e riflessioni da parte del governo, ci siamo il premier Giuseppe Conte si appresta a firmare un nuovo Dpcm. Lockdown fino al 3 maggio per tutta la nazione , l’Italia rimarrà chiusa. Nonostante i dati della curva dei contagi siano in calo come indicato dalla protezione civile e il sistema sanitario si stia alleggerendo il governo sceglie la linea di massima cautela , seguendole indicazioni dell’Oms, si cerca di controllare i contagi e di marginare i decessi; pertanto la decisone del premier è ufficiale. Il Viminale rafforza i controlli; gli spostamenti devono essere limitati adesigenze
lavorative, o motivi di salute comprovati; posti di blocco e controlli ad ogni varco, controlli nelle strade, lungo le autostrade , ai varchi dei treni, negli aeroporti e nei porti; i motivi degli spostamenti devono essere confermati dalle autocertificazioni e le cause devono essere esigenze primarie e giustificate, sono migliaia le forze dell’ordine impiegate per la sicurezza dei cittadini e garantire i controlli necessari; gli esercizi commerciali rimarranno chiusi fino all’introduzione della fase 2 ad eccezione dei beni di prima necessità e attività produttive mirate. Il comitato tecnico-scientifico insiste sulla massima prudenza, basta davvero poco per far ripartire il contagio, il lavoro fatto fin ora verrebbe vanificato se non si continuasse ad usare la massima cautela soprattutto a fronte delle festività del 25 aprile e del 1 maggio in cui si potrebbero verificare eccessivi spostamenti verso le seconde case esattamente come è quasi avvenuto per Pasqua. Ciò sarebbe già stato confermato in precedenti dichiarazioni antecedenti le festività dal presidente del consiglio di sanità superiore Franco Locatelli << il rischio è una seconda ondata >> Pertanto dopo una ponderata riflessione il governo ha scelto la linea più dura ma che tutela in primis la salute dei cittadini. Lockdown confermato. Il ministro delle Autonomie Francesco Boccia conferma e risponde a confindustria: <>.  

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