Commissione affari istituzionali Ars, approvato il ddl sulla semplificazione amministrativa, presidente pellegrino (Fi)

Commissione affari istituzionali Ars, approvato il ddl sulla semplificazione amministrativa, presidente pellegrino (Fi): “la sburocratizzazione non è più una chimera, ridotti i tempi per la concessione di permessi e pagamenti”. Oggi in I Commissione all’Ars è stato approvato in via definitiva il ddl sulla semplificazione amministrativa, proponente l’on. Luca Sammartino e cofirmatari i capigruppo dei partiti della coalizione di maggioranza, compreso lo stesso Presidente della Commissione, on. Stefano Pellegrino, del gruppo parlamentare di Forza Italia. “È stata approvata una norma necessaria – afferma con soddisfazione il Presidente Pellegrino – per velocizzare la realizzazione di opere infrastrutturali urgenti, oltre che per la messa in sicurezza e la riqualificazione di edifici scolastici regionali e comunali. A seguito della pandemia, che ha messo in crisi la nostra economia, sarà fondamentale l’intervento normativo che potrà consentire di realizzare opere pubbliche senza i ritardi burocratici che bloccano lo sviluppo economico dell’isola.
La sburocratizzazione di tali procedure non sarà più una chimera. Mediante lo snellimento dei processi amministrativi – favorito anche dall’uso dei canali telematici – potranno essere ridotti i tempi per il rilascio dei permessi, per la liquidazione di anticipazioni di spesa e degli stati di avanzamento lavori nell’ambito di programmi finanziati o cofinanziati con risorse extraregionali”. “Lo snellimento amministrativo – conclude il Deputato – mira a realizzare un intervento normativo che, sul modello EXPO e ponte Morandi, consenta di realizzare opere infrastrutturali in pochi mesi, evitando l’interminabile maratona burocratica di grandi opere strategiche come il ponte Himera, la Ragusa - Catania, il porto di Marsala che, come tutte le opere pubbliche, si arenano spesso sulla spiaggia della burocrazia. Del resto, lo stesso Presidente Miccichè ha disposto la trattazione urgente del ddl, ravvisando la necessità di una svolta ‘smart’ e digitale delle procedure, associata allo svecchiamento della classe dirigenziale. È ormai virale la sua espressione: se c’è la legge la devo rispettare, non mi deve autorizzare nessuno a rispettarla”.

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