Tangente da cinquemila euro a Vincenzo Bonanno, 62 anni, direttore tecnico della discarica di Bellolampo. Decisivo per l'arresto effettuato dagli uomini della Dia sarebbe stato il pedinamento e la vista della consegna della busta. L'operazione è stata condotta dagli uomini della Dia di Palermo, coordinati dal procuratore aggiunto della Dda Paolo Guido e dai sostituti Gianluca De Leo e Claudia Ferrari. L'accusa è corruzione aggravata.Sono scattati arresti anche per er Emanuele Gaetano Caruso, imprenditore di Paternò attivo nel settore dei rifiuti, e Daniela Pisasale, siracusana titolare di diverse società per il trattamento dei rifiuti e rappresentante della “Realizzazioni e Montaggi s.r.l.” e amministratore unico della “Ecoambiente Italia s.r.l.”.
L’intera somma di denaro è stata sottoposta a sequestro. Gli arrestati sono stati associati alla Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’operazione rientra in una più ampia indagine, condotta dalla Dia, con il coordinamento della locale Direzione Distrettuale Antimafia, diretta ad esplorare i concreti interessi della criminalità organizzata di stampo mafioso nel ciclo dei rifiuti.
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