Vicenda stadi, Attiva Sicilia a Musumeci: "Riapertura parziale per salvare il calcio dilettantistico dal fallimento. Serve un piano di aiuti economici"

"Basta nascondersi dietro ad un dito o ai DPCM nazionali. La capienza di molti stadi siciliani consente la presenza di pubblico nel rispetto delle misure COVID e del distanziamento sociale. La Regione Siciliana si faccia sentire e faccia ogni sforzo possibile come, coraggiosamente, hanno fatto, nel recente passato, altre Regioni”. "Comprendiamo che la questione relativa all’apertura al pubblico degli stadi non dipende dalla volontà della Regione Siciliana ma è competenza del governo nazionale, che ha ristretto, qualche giorno fa, i margini di intervento per le singole Regioni. Chiediamo però che il governo Musumeci faccia comunque sentire, in sede di conferenza Stato-Regioni e in vista del DPCM previsto il 15 ottobre, le ragioni del comparto sportivo siciliano, tra i più in sofferenza per l’assenza di pubblico pagante. Grazie alla vendita degli abbonamenti e dei biglietti per assistere alle partite allo stadio diverse società sportive siciliane, professionistiche e non, sono finora sopravvissute. Non si può contare all’infinito sull’amore di tutti quei tifosi che ad oggi, non hanno ancora richiesto il rimborso degli abbonamenti, occorre immaginare, nel rispetto assoluto della tutela della salute, una riapertura parziale degli stadi al pubblico, con la prevendita di abbonamenti e biglietti. In alternativa, se questa situazione dovesse persistere vanno urgentemente messe in atto misure economiche compensative, anche per le società dilettantistiche, al fine di scongiurare il loro fallimento, non solo sportivo".
Angela Foti
Matteo Mangiacavallo 
Elena Pagana 
Valentina Palmeri 
Sergio Tancredi

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