Confisca da 300.000 euro a Nicolò Pecoraro arrestato nell'operazione "Settimo Quartiere" della Squadra Mobile di Palermo

Confisca del patrimonio di Nicolò Pecoraro, già sequestrato nel 2019 , per un valore complessivo stimato di circa 300.000 euro. In particolare si tratta di un’impresa individuale esercente l’attività di produzione e rivendita di prodotti da forno, con sede a Palermo nel cuore del quartiere della “Noce”, nonché di due immobili siti nel quartiere dello “Sperone”,La pericolosità di Pecoraro sarebbe emersa dall'operazione “Settimo Quartiere” indagini condotte dalla Squadra Mobile di Palermo  e che portò all'operazione del 22 maggio 2018, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo - D.D.A, e confluite nell’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dalla sezione GIP del Tribunale di Palermo  in esecuzione della quale il Pecoraro è stato sottoposto alla custodia cautelare in carcere. L'uomo era accusato dei  i reati di associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso e di fittizia intestazione di beni.Per tali reati il Pecoraro è stato, in ultimo, condannato ad anni 11 e due mesi di reclusione con sentenza del 22 gennaio 2020.Sulla base dell’acclarata pericolosità sociale del Pecoraro, accertamenti patrimoniali su di lui e sul nucleo familiare suo nucleo familiare, dai quali sarebbe emersa una notevole sproporzione economica tra i redditi leciti dichiarati, ben inferiori alle ordinarie spese di mantenimento, e gli investimenti patrimoniali effettuati, a conferma sottolineano in una nota della questura, dell’evidente impiego di risorse finanziarie di illecita provenienza,

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