Regolamento antievasione - Dichiarazione consiglieri Arcoleo e Gentile (PD)

«Considerati i livelli gravissimi di evasione dei tributi locali che si registrano da anni a Palermo, oltre il 50%, e il conseguente stato di acuta sofferenza finanziaria in cui oggi versa il Comune, votare la riattivazione del regolamento antievasione è un atto doloroso ma necessario. Dopo la lunga sospensione dell'efficacia, votata dal Consiglio per venire incontro alle difficoltà delle attività produttive derivate dalla pandemia, il diabolico meccanismo normativo che impone all'amministrazione di accantonare le somme evase, e quindi bloccarne l'utilizzo per i servizi ai cittadini, ci impone un atto di responsabilità. Tuttavia la delibera votata, sebbene introduca lo strumento della sospensione delle licenze per le attività storicamente morose e l'impossibilità per i debitori di aprirne nuove, introduce anche la opportunità di rateizzare gli importi e di ottenere la sospensione dell'applicazione del regolamento per coloro che dimostreranno di avere intrapreso un percorso virtuoso. Non è più accettabile l'atteggiamento di chi si sente legittimato a non pagare le tasse perché non ritiene adeguata la qualità dei servizi. È necessario acquisire la consapevolezza che per rendere efficaci i servizi pubblici non c'è altro modo che pagare le tasse. Solo quando la riscossione a Palermo sarà allineata ai livelli di tante altre città italiane, saremo legittimati tutti a pretendere servizi adeguati. L’Amministrazione da subito dovrà trovare il modo, pur nella penuria di personale, di potenziare al massimo gli uffici della riscossione». Lo dichiarano i consiglieri del Partito Democratico, Rosario Arcoleo e Milena Gentile.

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