"Truffa dei diamanti" ai danni di anziani. Polizia sequestra beni per un valore di 200.000,00 euro

Sequestro di beni per un valore stimato di circa € 200.000,00, consistenti in un appartamento a Palermo e di una macchina.
"L’uomo ritenuto socialmente pericoloso per aver commesso  reati contro il patrimonio e per  truffa aggravata, fatti, questi, sottolineano dalla Questura -che destano grave allarme sociale, soprattutto perché commessi in danno di vittime anziane o in condizioni di minorata difesa".
A conferma della sua pericolosità sociale, era stato già destinatario nel 2018, in seguito a proposta del Questore della Provincia di Palermo, della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di 3 anni.L' uomo ha riportato condanne definitive per reati di truffa aggravata soprattutto commesse ai danni di persone anziane, a partire dal 2004, a Palermo, Gela, Mazara del Vallo, Marsala, Salerno e Canicattì. L'uomo truffava le vittime offrendo loro la possibilità di compare pietre preziose poi rivelatesi false.

In particolare, nel 2014, lui ed i suoi complici avrebbero messo in atto una  “truffa dei diamanti” in via Maqueda ai danni di una vittima poi scoperta essere un poliziotto in borghese.
 Un complice dell’uomo, fingendosi un marinaio inglese di passaggio a Palermo che aveva la necessità di vendere una partita di diamanti del valore di oltre 15.000 euro, a causa del poco tempo a disposizione, avrebbe ceduto i preziosi ad una cifra molto più bassa. Il finto marinaio, pertanto, mostrava le pietre preziose al potenziale acquirente e proprio in quel momento questi, fingendosi esperto gemmologo, esprimeva apprezzamento e stupore per la purezza dei diamanti cercando, in tal modo, di convincere la potenziale vittima ad acquistarli. 
Il poliziotto in borghese, resosi conto del tentativo di truffa, chiamava  una pattuglia  che bloccava i due truffatori portandoli in commissariato.

E nel  2018, si è reso protagonista di tre distinti episodi di truffa aggravata commessi a Gela, Palermo e Marsala, nei confronti di malcapitati anziani, che hanno fruttato complessivamente un bottino di oltre 10.000 euro.
Sulla base dell’acclarata pericolosità sociale, sono state condotte dall’Ufficio Misure di Prevenzione della Questura di Palermo indagini patrimoniali nei suoi confronti e del suo nucleo familiare convivente, dalle quali è emersa una notevole sperequazione tra l’impiego di risorse utilizzate per l’acquisto di beni mobili ed immobili ed i redditi dichiarati al fisco.

Da tali indagini patrimoniali sarebbe  emersa, tra l’altro, una connessione temporale tra il periodo di illecito arricchimento da parte dell’uomo e quello relativo all'acquisto di beni nella sua disponibilità e oggi finiti sotto sequestro.

Nessun commento:

Posta un commento